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Descrizione


Partendo dal ricordo di alcuni momenti della vita e della carriera del nonno, un luminare della medicina che gli ha ispirato la trama di "Le regole della casa del sidro", lo scrittore ripercorre i suoi rapporti con il set, in veste di soggettista e sceneggiatore dei suoi stessi libri; racconta aneddoti e curiosità sulle pellicole giunte a compimento, "Il mondo secondo Garp" e "Hotel New Hampshire"; si concede indiscrezioni, divertite punte di pettegolezzo, storielle ora comiche ora famose su star e registi famosi.
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Dettagli

2000
26 gennaio 2000
176 p., ill.
9788817863179

Voce della critica


recensioni di Gobetti, N. L'Indice del 2000, n. 05

Lo scrittore americano John Irving ha scritto finora nove romanzi (tutti pubblicati anche in Italia, da Bompiani e da Rizzoli), e da tre di questi sono stati tratti dei film: nel 1982 Il mondo secondo Garp di George Roy Hill, nel 1984 Hotel New Hampshire di Tony Richardson e nel 1999 Le regole della casa del sidro di Lasse Hallström, da poco uscito in Italia. Anche altri due romanzi, Libertà per gli orsi e Il figlio del circo, sono stati trasformati in sceneggiature, ma senza successo. In questo libro Irving racconta queste sue molteplici esperienze di transito tra letteratura e cinema, soffermandosi soprattutto sull'ultima, la più intensa e complessa: più di dieci anni di lavoro con quattro diversi registi (Phillip Borsos, Wayne Wang, Michael Winterbottom e infine Hallström) su Le regole della casa del sidro.
Naturalmente non è facile per lo scrittore abituato a creare in solitudine e in piena libertà adattarsi alle limitazioni imposte dall'industria cinematografica: tempi condensati e ritmi serrati, convenzioni linguistiche e preoccupazioni economiche, problemi caratteriali e cautele contenutistiche finiscono per obbligarlo a continui compromessi. Ma la cosa più esasperante è che la sceneggiatura di un film non è affatto detto che diventi davvero un film - "Si possono contare sulle dita di una mano i romanzi autenticamente buoni che ho letto in manoscritto e che non sono stati pubblicati, ma che le buone sceneggiature non si trasformino in film è normale".
Di fronte alle infedeltà alla propria scrittura cui il cinema lo costringe, Irving si sforza di reagire da professionista sensibile ma ragionevole. Hollywood ha le sue regole, e che piaccia o no vanno accettate; così, seppure a malincuore, lo scrittore-sceneggiatore elimina personaggi e sfronda dialoghi, velocizza e semplifica, comprime e alleggerisce, limitandosi a insistere su pochissime cose a cui non intende rinunciare: che emerga chiaro il messaggio abortista ("se si dovesse fare un elenco delle persone che dovrebbero vedere questo film, in cima andrebbero messi due gruppi di persone: i politici che si autodefiniscono 'per la vita' e le bambine di dodici anni") e che la storia si mantenga incentrata sul rapporto filiale tra Homer e il dottor Larch, evitando la facile trovata di privilegiare la love story tra Homer e Candy. Fa quindi un po' impressione leggere in conclusione di questo libro che "se sul cartellone pubblicitario di Le regole della casa del sidro finiscono Candy e Homer, abbiamo fallito". Irving non lo sapeva ancora, ma sul cartellone pubblicitario sono finiti davvero Candy e Homer.

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Conosci l'autore

John Irving

1942, Exeter (New Hampshire)

John Irving è nato nel 1942 nel New Hampshire e vive tra il Vermont e Toronto. È salito sul ring da wrestler professionista per vent'anni e poi, fino all'età di 47, è stato allenatore. Ormai un autore classico della letteratura americana, è stato per tre volte finalista del National Book Award, che ha vinto nel 1980 per il suo capolavoro, Il mondo secondo Garp (Bompiani, 1979). Nel 1981 ha ricevuto l'O. Henry Prize per il racconto Interior Space. Tra gli altri romanzi, Le regole della casa del sidro (Bompiani, 1985) per il quale ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale; Hotel New Hampshire (Bompiani 1989), Libertà per gli orsi (Rizzoli 1992) e, più di recente, In cerca di te (Rizzoli 2006), Ultima notte a Twisted River (Rizzoli...

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