Il mio amico Nepal. Un lupo alpinista. Le montagne e la vera libertà

Libro scritto benissimo, molto scorrevole e piacevole alla lettura, ma il titolo fa sperare in racconti dedicati all' alpinismo cosa che non si ritrova nelle pagine. Qualche capitolo dedicato all'alta quota poi racconti di vita quotidiana.

Andrea è il ragazzo amante della montagna che vede nel razza del Cane Lupo Cecoslovacco il suo compagno ideale per le scalate quando ne incontra uno in un rifugio. Poi entra nella vita Nepal ed iniziano le loro avventure. Un libro che avrebbe potuto essere migliore se il protagonista si fosse affidato alle sue emozioni e sensazioni e scritto il libro, in modo corretto, ovviamente, ma da solo senza, la collaborazione di un altro autore. Ho letto molti libri tratti da esperienze personali e sono pochi gli autori che hanno voluto essere assistiti da qualcun' altro per il semplice fatto che una persona esterna per quanto professionale possa essere, tende a costruire un' opera che di emozionante ha poco. Certi libri non sono né romanzi né inchieste, sono esperienze di vita e così come sono state vissute devono essere narrate. E' questo ho avvertito leggendo questo libro, interrotto circa a metà, una brutta e brusca frenata alle emozioni.

Il libro parla di alcuni episodi della vita dei due co-protagonisti: l'uomo e il suo cane lupo cecoslovacco. La seconda parte del libro, a mio avviso, è quella più interessante, in quanto vengono raccontate le scalate che i due hanno fatto insieme, alla conquista di molti 4.000, per la prima volta in Europa e forse nel mondo per un cane. La prima parte è un po' meno coinvolgente. Il libro è piacevole ma non mi ha entusiasmato, forse perchè avevo alte aspettative e, comunque, tendenzialmente non amo leggere libri in cui non viene fatta la correzione delle bozze e permangono pertanto errori grammaticali, che infastidiscono la lettura. Per chi piace il genere.