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Recensioni Milano. The passenger. Per esploratori del mondo

Recensioni: 4/5
La piu` sfuggente e indefinibile tra le citta` italiane, Milano e` quello che non e` gia` dai suoi confini: e` relativamente piccola rispetto alla sua forza di gravita`, ma i suoi quartieri invadono i comuni limitrofi; come «citta` metropolitana» e` un’astrazione senza alcun senso geografico o politico; come inurbamento e` sconfinato, ma non ha una permeabilita` di trasporti e collegamenti amministrativi tali da essere considerata una grande metropoli. La confusione non risparmia neanche gli autoctoni, che quando si incontrano devono sempre ripetere: di Milano Milano? In mezzo alla pianura, come sta inscritto (forse) fin nel nome – medio (p)lanum – senza una geografia imperiosa che caratterizzi il panorama o tracci i confini, i milanesi sono abituati a far da se´ (ghe pensi mi) e rimodellarla ogni volta a nuove esigenze, adattandola allo spirito del tempo senza temere di stravolgerla. In mancanza di montagne hanno innalzato un «monte», senza lago se lo sono scavato, hanno deviato e tombinato fiumi, aperto e richiuso canali. Della citta` di un secolo fa non rimane quasi niente, e chi fosse venuto in visita venti, trent’anni fa faticherebbe a riconoscerla. Negli ultimi due decenni e` stato ridisegnato lo skyline, e con lui interi quartieri. La Milano della nebbia e del panettone e` sparita. E` passata anche quella da bere, delle televisioni, sostituita oggi da quella della moda, del design, degli influencer e delle week. Le fabbriche sono location o coworking. In un paese spesso rivolto a un passato glorioso e a tradizioni eterne, e` facile deridere una citta` che abbraccia il nuovo senza troppi pensieri, perche´ l’eta` dell’oro per i milanesi e` sempre domani. E in questa corsa verso il futuro Milano non guarda in faccia a nessuno perche´, da vera seduttrice, non giudica ma si specchia negli occhi di chi guarda: accogliente o terribile, attraente o respingente, liberatoria o fagocitante, aperta o omologata. Come la sabbia su cui e` costruita, si lascia plasmare senza opporre resistenza, continuando a inventare, produrre e poi vendere desideri. )
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