Milano sotto le bombe

Inizio facendo un elogio all'autore che ha raccolto una ricca mole di dati, consultando di persona gli Archivi Nazionali di Londra. Detto questo devo però dire che non siamo di fronte a un'opera di utilità storica, dal momento che l'autore dimostra di non possedere il metodo di indagine: pagine e pagine senza nessun riferimento alle fonti, se non estremamente generico, bibliografia e sitografia degni al massimo di una tesina scolastica, riferimenti a monumenti o a località spesso errati o approssimativi, traduzioni dall'inglese imbarazzanti e sintassi italiana altrettanto imbarazzante con un uso del gerundio davvero assurdo. Lo stesso autore dà continuamente l'idea di non essere in grado di trarre conclusioni o considerazioni riguardo a quello che scrive e si limita quindi a elencare senza sosta avvenimenti in modo tale che a un certo punto il testo diventa un mero elenco di attacchi, bombardamenti e incursioni evidentemente riportati dalle fonti da lui consultate (le ultime cento pagine sono così senza soluzione di continuità). In definitiva si capisce che il lavoro è un'entusiastica opera dilettantistica scritta senza possedere preparazione concreta per poter realizzare un testo che, viceversa, avrebbe potuto essere molto utile.