Il migliore

Non ai livelli del racconto " La vita di Dubin" che mi era piaciuto moltissimo. Ho trovato noiosi certi passi soprattutto quelli incentrati sul baseball (non conoscendo la terminologia) , il resto una lettura piacevole. Leggero' senz'altro altre sue storie.

Pur conoscendo poco le regole del baseball, il libro mi è piaciuto, come prima di ora mi erano sempre piaciuti i libri di Malamud. Questo è completamente diverso, non tratta di ebrei più o meno scalognati, qui il protagonista è Roy Hobbs che a 34 anni ha la grande occasione della vita: diventare un campione di baseball. Ci riuscirà?. Non sveliamo il finale, in sintonia con il resto del libro. Solo una nota stonata nella traduzione: il traduttore deve essere un amante del calcio nostrano, perchè ad un certo punto parla di abatini (il famoso termine con cui Brera definiva Rivera) e poi ha il suo massimo nella frase: non diregatto se non ce l'hai nel sacco (copyright di Trapattoni): non credo che questi termini possano appartenere ad un libro uscito nel 1952.

Qualche isola di buona scrittura, il resto è noia