Le mie confessioni

Si tratta di un'opera in grado di parlare a chiunque, credenti e non credenti. Per cui ne consiglio la lettura a prescindere dalle proprie convinzioni in fatto di religione. Il mio approccio è stato sin da subito caratterizzato innanzitutto dal doveroso rispetto verso l'uomo-autore, che con grande umiltà e sincerità ci ha aperto il suo cuore e la sua mente. Le "Confessioni" non sono soltanto una sincera autobiografia di Agostino d'Ippona (354-430), ma anche una vera e propria dichiarazione d'amore verso Dio e le Sue creature. In quest'opera Agostino traccia un identikit di Dio così per come gli si è manifestato e ne dimostra la benevolenza così da indicare ad ogni uomo la via della salvezza. Il non credente vi troverà interessantissimi spunti sulla vita quotidiana nel IV- V sec. d.C., la descrizione delle teorie manichee a cui inizialmente l'autore aveva aderito, informazioni sulla condizione femminile, sul conflitto autorità statale vs. Chiesa e tanto altro materiale di estremo interesse storico e filosofico. Ho letto l'edizione del 23-1-2006 con introduzione, note e sommari di P. Remo Piccolomini o.s.a e la traduzione in italiano corrente di Vico Stella (P. Roberto Fastella o.s.a). La forza di questa edizione è proprio la traduzione di questo agostiniano che è stato in grado di rendere l'opera di S. Agostino accessibile al grande pubblico di oggi grazie ad un linguaggio chiaro e comunque abbastanza fedele all'originale. L'unico problema è che manca il testo latino per cui non è adatta, a mio avviso, agli studiosi. Un'opera che dovrebbe appartenere al bagaglio culturale di ogni uomo.