Microfictions. Vol. 2

500 microracconti velenosissimi, acidi e corrosivi, stesso estremo cinismo di un grande come Ambrose Bierce, ma molto piu violento e spesso splatter, privo però di elementi fantastici che a mio avviso avrebbero reso più affascinante e misteriosa questa enorme raccolta. A lungo andare forse un pò ripetitivi, in ogni modo una gragnuola di pugni nello stomaco, così tremendi da mozzare il fiato, un oscuro e impietoso ritratto sulla natura ferina (una parte) dell'animo umano. Nessuna speranza, nessun tipo di empatia o compassione verso i nostri simili e verso tutto ciò che ci circonda, il tema del sesso così affrontato, con le ossessioni, le perversioni e la violenza scaturita, è specchio fedele della percezione moderna dei nostri corpi e del nostro modo di pensare, incline alla sopraffazione e al dominio, e se gli uomini sono stati creati ad immagine e somiglianza di dio, allora stiamo messi proprio bene, del resto la nostra storia lo insegna, storia di continue guerre e genocidi vari. D'altro canto c'è sempre qualcuno che da la colpa al...diavolo e ai suoi servitori, mah...

Questa non è una lettura, è una prova di resistenza. È una discesa nell’abisso dell’animo umano, si sprofonda nelle passioni, perversioni, ossessioni, e a fatica si ritorna a galla. Opera straordinaria, 500 racconti lunghi non più di una pagina e mezza, pugni nello stomaco e colpi al cuore Impossibile leggerlo con continuità, sono storie difficili da metabolizzare, spesso non basta neanche il grande cinismo di Jauffret. Questo è un libro che va letto, non sottraetevi a un’esperienza di lettura così straordinaria, unica, straziante e potente.

“Fulminante” è il termine che più ricorre nel recensire questi microracconti di Jauffret . L’idea non è originalissima , ma scrittura e personaggi si impongono spesso alla riflessione e perfino alla memoria, per asciuttezza e capacità di sorprendere.