Michael. Diario di un destino tedesco

Joseph Goebbels, il famoso Ministro della Propaganda durante il Terzo Reich, è principalmente conosciuto come il compilatore dei "Diari" nel periodo bellico e prebellico. Pochissimi sanno che scrisse anche un romanzo sotto forma di diario che viene ristampato per la casa editrice Thule Italia col titolo di "Michael - diario di un destino tedesco". Il libro è, come detto, un romanzo di tipo politico e autobiografico, in quanto Michael non è nient'altro che l'alter ego di Goebbels. Michael è un giovane reduce dalle trincee della Prima Guerra Mondiale che si iscrive all'Università e qui incontra l'amore per la bellissima Hertha Holk. L'eroe del romanzo di Goebbels si avvicina alla politica in seguito all'incontro con Wienurovskij, un russo studente di Filosofia che lo avvicinerà al marxismo, corrente di pensiero che però Michael non riesce ad accettare in quanto ancorato alla fede in Cristo, anche se egli si sente un socialista animato da un forte spirito antiborghese ed anticapitalista coincidenti con l'antigiudaismo, che nutre un forte sentimento patriottico. Deluso però dall'esperienza universitaria il protagonista del romanzo si dedicherà al duro lavoro in miniera che lo metterà a contatto con realtà della classe operaia. Il libro di Goebbels, dedicato alla memoria dell'amico Richard Flisges, è intriso di idealismo e di romanticismo che nella Germania degli anni Venti (il volume uscì nella seconda versione nel 1929) rappresentavano una delle correnti culturali del movimento nazionalsocialista. Questo libro rappresenta un prezioso strumento di comprensione della figura di Goebbels, sicuramente una delle più in vista del Reich; il romanzo-diario è corredato da una interessante prefazione di Monica Mainardi che ne cura la traduzione italiana e da un altrettanto utile appendice ad opera dello stesso Goebbels del 1925, una sorta di manuale del nazionalsocialista. Un libro consigliato anche ai non appassionati di storia del periodo, per il sentimento lirico che irradia.