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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2022
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La storia che Riccardo Bertoldi racconta è quella di Sofia, che dopo essere stata mollata dal fidanzato, decide di lasciarlo e ritornare con la memoria al suo passato. Il libro è scritto tutto al tempo presente e racconta tra presente e passato, cosa la protagonista fa per riprendersi dalla rottura con Edoardo e ripensa ai giorni passati a Riva del Garda, quando tanti anni prima si era innamorata veramente la prima volta di Enea. Sebbene il libro si legga in fretta e senza pretese, è molto noioso. Ha qualche spunto di riflessione, ma in generale sembra un manuale di autoaiuto e frasi Perugina. L'ho trovato decisamente stucchevole ed è un peccato perché ritengo lo scrittore molto bravo.
Ho acquistato questo libro conoscendo già l'autore e avendo letto tutti i libri precedenti. Devo dire che non si smentisce mai. Quello che scrive ti arriva dritto al cuore. Non mi sono pentita di aver acquistato questo libro. Lo consiglio a tutti. Se avete voglia di vivere qualcosa di diverso.
L’ho letto in due giorni, e tutto quello che mi è rimasto è un senso di déjà vu, perché “Mi prometto il mare” è una via di mezzo tra i bigliettini dei Baci Perugina e i post-it di Francesco Sole, che l’autore ha tutta l’intenzione di imitare, forse trascurando il piccolo dettaglio di quanto sia stato fugace il successo dello stesso Sole. Tutto il romanzo si basa sull’unico intento dell’autore di pontificare, filosofeggiare, dare consigli sulla vita e sull’amore, un intento talmente poco celato che ogni personaggio, anche quelli minori, parla esattamente nello stesso modo del narratore: un unico registro linguistico per chiunque appaia in queste pagine, aspetto assolutamente imperdonabile per un libro che non sia frutto di un’autopubblicazione. Ed è un peccato, perché la struttura della storia sarebbe anche buona, ma andrebbero eliminati i cliché, come l’avvocatessa in tubino e tacchi a spillo, il bagno caldo sorseggiando un bicchiere di vino, Natali con copiose nevicate che però – nell’anno indicato dall’autore – in realtà non ci sono mai state, silenzi assordanti e così via. La trama inoltre è un tantino forzata nei tempi e nelle azioni della protagonista, che si compiace di vivere una “storia semplice” tra viaggi a sorpresa in Nuova Zelanda e un matrimonio sul lago. Non sulle rive, del lago, ma proprio in mezzo, che non si capisce come abbiano fatto. Ecco, io ho un’altra idea di cosa si intenda per “storia semplice”. E non si capisce nemmeno perché le parti più romantiche e spontanee si sviluppino attorno al lago, ma il titolo sia “Mi prometto il mare”. Ho aspettato fino all’ultima pagina per leggere almeno due righe che spiegassero il salto tra lago e mare, pensando di leggere la metafora che avrebbe cambiato tutta la mia vita, ma senza successo. Resterà il dubbio, ma dormirò serenamente lo stesso.
Recensioni
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