Mezzanotte e cinque a Bhopal

A quasi vent'anni dall'accaduto, Dominique Lapierre insieme al nipote Javier Moro ricostruisce una delle catastrofi industriali più spaventose del secolo scorso. In un libro intenso e toccante, che ricorda i toni e la sensibilità dell'indimenticabile Città della gioia, i due autori raccontano gli avvenimenti e i retroscena della tragedia di Bhopal, che nel dicembre del 1984 causò in poche ore migliaia di vittime. Sulla base di un rigoroso lavoro di indagine e di ricerca, vengono ripercorse in un crescendo vibrante e drammatico tutte le tappe dell'avventura umana e tecnologica che portò al disastro: dalla scoperta in America di un pesticida miracoloso in grado di liberare i contadini dalle orde di pidocchi assassini ai propositi di alcuni giovani ingegneri occidentali pieni di ideali che giungono in India con la convinzione di salvare il terzo mondo dalle carestie; dall'inaugurazione di una fabbrica chimica modello all'incuria dell'impianto e ai tagli delle spese per la sicurezza, fino alla drammatica esplosione finale. E sullo sfondo, una miriade di personaggi e tante vicende di noncuranza, corruzione ma anche di piccola e grande umanità che fanno di questo libro una straordinaria epopea d'amore, eroismo, fede e speranza. Tra gli episodi più toccanti le gesta eroiche di un gruppo di medici che morì nel tentativo di rianimare i feriti e le azioni di solidarietà tra i poverissimi abitanti della bidonville sorta nella vicinanza della fabbrica "maledetta" invasa dai gas mortali. Con il suo inconfondibile stile, Dominique Lapierre racconta ancora una volta il cuore grande dell'India, tra sogni, drammi, dolori e speranze. E soprattutto lancia un accorato monito per la salvaguardia dell'ambiente e dell'umanità.