Mexican gothic

Ambientato in Messico negli anni 50, con una protagonista fuori dai soliti Cliché. Romanzo d'atmosfera, che non sfocia nel horror e d'intrattenimento.

Messico anni '50 Devi venire a prendermi, Noemi. Devi venire a salvarmi.. da sola non ci riesco... È così che inizia Mexican Gothic, ed è per questa richiesta d'aiuto che Noemí Taboada decide di raggiungere sua cugina Catalina, neo sposa dell'affascinante ma anche ambiguo Virgil Doyle. Cosa si cela nella silenziosa villa padronale High Place?!? 'I muri mi parlano. Mi raccontano segreti. Tu non ascoltarli, copriti le orecchie con le mani, Noemí. Ci sono i fantasmi. Sono reali. Prima o poi li vedrai.» Se il padre di Noemí l'ha scelta per questa missione lei la porterà a termine! Fallire? Fuori discussione! Questa è la protagonista, decisamente ammaliante di questo degno gothic. La lettura è adatta dai 14+, avrei voluto un Mexican Gothic Adult ma questo non vuol dire che non sia meritevole. Eugenetica e teoria della predeterminazione sono all'origine del germe malefico della famiglia Doyle, assumendo le forme di razzismo e le disparità di classe del periodo post coloniale, fino a culminare in forme ossessive. "Ma quali case stregate e maledizioni!" ecco le fatidiche e ultime parole famose della giovane messicana! Una storia che stenta un pochino a decollare nonostante la curiosità e le supposizioni si rinnovino in ogni pagina. Mi ha piacevolmente tenuto compagnia in un mix di elementi horror e romance che gli fa calzare a pennello questo titolo! Attenzione ! contiene personaggi adorabili e altri odiosissimi…. waaa l'avrei uccisa quella lì! «Certi posti sono pesanti. E lo sono perché è l'aria stessa a essere pesante, schiacciata da qualcosa di malvagio. A volte è una persona morta, a volte qualcos'altro, ma quell'aria cattiva ti entra nel corpo, ti si annida dentro e ti schiaccia.>

Carino nelle descrizioni, abbastanza scontata la trama e comunque non è il mio genere di lettura