La metafisica di Harry Potter

Marina Lenti, massima esperta in Italia della produzione letteraria di J. K. Rowling, ci regala un altro saggio sulla saga più popolare del secondo millennio; dopo "L'Incantesimo Harry Potter", edito da Delos Books, la Lenti esplora in questo gustosissimo libro "La Metafisica in Harry Potter", edito da Camelozampa, i sette libri di Harry Potter partendo da un punto di vista particolare: analizza infatti le radici storiche, antropologiche, folkloristiche e mitologiche metafisiche e magiche contenute nei sette libri. Attraverso una scrittura precisa ma mai pesante, competente ma mai saccente, l'autrice individua i significati simbolici, i percorsi alchemici, i riferimenti filosofici e numerologici e tutti gli elementi che hanno influenzato la creatività della scrittrice inglese. Doni, horcrux, incantesimi, ma anche bacchette magiche, le quattro Case di Hogwarts: nulla nell'opera di J.K. Rowling è nato per caso, così come neppure questa saga è il risultato di un mero fortuito connubio tra casuali intuizioni e tempistica commerciale, bensì il risultato di uno studio puntiglioso e approfondito tra varie culture e riferimenti storici e letterari. Una lettura piacevole e interessantissima, sia per cultura personale, sia per conoscere ed apprezzare sempre con maggiore consapevolezza le capacità di una scrittrice che ha saputo incantare milioni di lettori in tutto il mondo e non a caso.

Questo saggio di Marina Lenti è, secondo me, uno dei più interessanti che abbia letto su Harry Potter. Analizza la saga di J.K. Rowling sotto punti di vista finora mai sviscerati, almeno in Italia, quelli che chiamerei "la magia sotto la magia". Significati simbolici, percorsi alchemici, filosofia, numerologia e tutti gli elementi che sono alla base delle creazioni tanto suggestive e affascinanti di J.K. Rowling: Doni, horcrux, incantesimi, ma anche bacchette magiche, le quattro Case di Hogwarts... nulla è nato per caso, o è privo di "riferimenti" a culture vicine o lontane nello spazio e nel tempo. Interessante sia per cultura personale, sia per ammirare con più consapevolezza le capacità di una scrittrice che se ha saputo incantare milioni di lettori in tutto il mondo non l'ha fatto per caso.