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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2011
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La nuova avventura dei fratelli Cahill, questa volta nella straordinaria terra d’Egitto. Sebbene non quanto i primi tre, questo libro trascina i lettori con la sua scrittura leggera e appassionante, e con continui colpi di scena. Parte del merito va senz’altro al luogo, all’ambientazione. In quest’epica e globale caccia al tesoro non poteva mancare la magica terra di faraoni. Una terra, un fiume, un sogno! Stavolta si dà maggior risalto ai “tormenti interiori” di Amy e Dan. Dall’interrogarsi sull’affetto dell’amata nonna Grace alla paura di scoprire dentro di loro la stessa oscurità che contraddistingue tanti loro famigliari. Dilemmi che mettono alla prova la loro volontà di andare avanti, la loro forza interiore e perfino il loro legame fraterno. Sempre senza potersi fidare di nessuno E a tutto questo si aggiunge il loro tragico destino di ritrovarsi sempre chiusi in luoghi completamente al buio. Oltre ai due protagonisti, viene messa in risalto anche la loro cugina russa Irina. Questo personaggio, fino a ora secondario e con una connotazione decisamente negativa, adesso ci viene mostrato sotto una luce diversa, sebbene solo in certi momenti. Comunque la Regina Hatshepsut inviò spedizioni commerciali non militati nella Terra di Punt, e dire che Napoleone conquistò quasi tutto il mondo è un’enorme esagerazione. Ma, soprattutto, anziché dire che GRAZIE alla diga le inondazioni del Nilo sono state bloccate, sarebbe più giusto A CAUSA della diga, vista l’enorme importanza di quelle inondazioni e del limo che esse portavano, ora sostituito da fertilizzanti inquinanti (tra i tanti, enormi danni ambientali causati da quella dannata diga).
Recensioni
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