Un mese in campagna

Racconto delizioso, per il quale l'aggettivo non va inteso in senso riduttivo, bensì inequivocabilmente rappresentativo del clima magico che pervade la lettura. La sensibilità e il rispetto dell'autore verso i suoi personaggi è pari a quella riservata al lettore, al quale il messaggio fondante (il valore del ricordo) arriva in punta di piedi per ancorarsi poi in profondità, cullando con dolcezza.

Un piccolo scrigno di saggezza. Non quella altisonante e invasiva di chi pretende di dare consigli ma quella della vita, che non ha bisogno di essere urlata. Malinconia, serenità, tenacia di vivere ed essere le persone che abbiamo deciso di essere, nonostante il mondo abbia cercato di piegarci ai suoi progetti. C'è davvero aria d'estate tra le pagine di questo libretto, con lo struggimento di tutto ciò che si sa che sta per finire, ma anche con la certezza che nuove primavere arriveranno: "Una volta che avrai trovato la forza di svoltare l'angolo, vedrai che scoprirai un nuovo paesaggio; potrebbe perfino essere migliore" (p. 116).