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Mente e linguaggio - copertina

Dettagli

1999
1 gennaio 2005
270 p.
9788883350443

Voce della critica


scheda di D'Agostini, F. L'Indice del 2000, n. 06

Il primo obiettivo di questa antologia è documentare le fasi principali di un passaggio che è stato per anni sotto gli occhi di tutti: "la sostituzione della filosofia della mente alla filosofia del linguaggio quale nucleo fondamentale della riflessione filosofica". È un passaggio che ha riguardato soprattutto la filosofia analitica degli anni ottanta-novanta del Novecento, ma che ha avuto qualche ripercussione anche in ambito continentale, per esempio favorendo una ripresa delle tematiche di filosofia del pensiero dopo decenni di primato della filosofia pratica.
Nella sola filosofia analitica, comunque, la cosiddetta "svolta cognitiva" è stata tanto rapida quanto di lunga preparazione. Ha coinvolto, dai primi anni ottanta fino alla metà dei novanta, praticamente chiunque si occupasse di filosofia in area angloamericana: ma l'intero movimento affondava le radici molto in là, forse sin dalla fregeana filosofia del pensiero, o più in generale dalla filosofia pura centroeuropea tra Otto e Novecento (come è stato sottolineato in più riprese, contro coloro che tendevano o tendono a sottolineare storiograficamente l'equazione "filosofia analitica = filosofia linguistica"). È questa vastità sincronica e diacronica del tema a rendere particolarmente utile il lavoro di Paternoster, che offre un'ottima sintesi dei problemi legati al nesso mente-linguaggio, e un'utile scelta introduttiva al vasto materiale oggi disponibile. In verità Paternoster non sembra avere obiettivi storiografici, né è interessato alla questione fondazionale (può davvero la filosofia della mente diventare fondativa dell'intera filosofia?). L'idea di fondo è piuttosto chiarire il nesso filosofia della mente - filosofia del linguaggio, e la relativa possibile dominanza della prima sulla seconda, nei termini di un sviluppo argomentatamente unitario. Così alcuni tra i testi più significativi della svolta sono raccolti in una successione non tanto cronologicamente consequenziale, ma in modo che i sostenitori di tesi in competizione, o in alternativa o comunque collegate si trovino l'uno di seguito all'altro. Fodor, celebre protagonista del rilancio del cognitivismo in filosofia della mente contro il comportamentismo, precede Gareth Evans, autore di una correzione in senso psicologistico della semantica di Frege. Uno dei saggi in cui Putnam sostiene il suo particolare esternismo è accostato ai testi di Burge, noto teorico di una forma di esternismo sociale, e di McGinn, altrettanto noto teorico dei "due aspetti" (alcuni aspetti dei contenuti mentali sono determinati dall'ambiente, altri dal ruolo cognitivo). Contro il dualismo di McGinn è poi presentato il saggio di Davidson
Conoscere la propria mente, in cui si esprime, come scrive Paternoster, una forma di "esternismo anomalo", direttamente conseguente al "monismo anomalo" davidsoniano. E così via, attraverso Dretske e Chomsky, per concludere con la versione preliminare (1995) della "teoria della competenza lessicale" presentata da Marconi nel suo libro del 1997 (Lexical Competence).
Questo sviluppo unitario è reso possibile dalla scelta di una tematica di fondo, che è la coppia "esternismo/internismo" (ossia: i significati sono interni alla mente, o esterni, e di natura sociale?). Non c'è una precisa risposta alla questione (anche se, mi sembra, nel quadro presentato da Paternoster l'esternismo anomalo di Davidson e l'internismo anomalo di Marconi risultano le risposte migliori). La conclusione che sembra più interessante a Paternoster è che questo recente percorso ha portato a un nuovo tipo di dialogo tra filosofi e scienziati: "i filosofi conoscono la letteratura psicologica e neuropsicologica e attingono a piene mani alle ipotesi empiriche in essa formulate; gli scienziati guardano con interesse alle ipotesi speculative, riconoscendone la capacità, almeno in via provvisoria, di mettere ordine tra dati sperimentali difficili da interpretare".

Franca D'Agostini

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