Memoria del fuoco: Le origini

Nella prefazione l'uruguaiano Galeano, morto di recente, precisa di non essere uno storico, ma uno scrittore. Di conseguenza la sua non è una storia delle Americhe (Latina in particolare), ma una ricostruzione letteraria della stessa, "pur basandosi ogni frammento su una solida base documentale". Dice anche di non essere obiettivo e neutrale. Del resto l'America Latina "non ha sofferto solo il saccheggio dell'oro e dell'argento, ma anche l'usurpazione della memoria". Piacevole la lettura e istruttiva la descrizione di alcuni personaggi poco conosciuti come ad esempio: la Malinche, il Lunarejo, suor Joana Inés de la Cruz e Martin de Porres, il primo santo negro della Chiesa Cattolica. Veramente impressionante la descrizione delle ingiustizie subite dagli indigeni sottomessi dai vari colonizzatori spagnoli, portoghesi, olandesi ed inglesi solo in nome del Dio oro e non certamente di quello in cielo come volevano apparentemente far credere, nella loro opera di "conversione". Anche allora erano molto frequenti, da ambo le parti, i cambi di casacca ed i tradimenti, ovviamente in nome della ricchezza e del potere. Fantastica Potosì, allora la più cara città del mondo. Sconvolgenti i terremoti e le eruzioni vulcaniche che anche allora martoriavano di continuo quella terra.