Maya

Ho fatto fatica a capire cosa volesse dirmi il libro fino alla fine. La storia ha un intreccio che si scioglie molto lentamente e rimane in sospeso anche dopo averlo concluso. È un libro che a mio parere va letto nel minor tempo possibile, perché si rischia di perdere il filo del discorso. Più volte ho dovuto rileggere brevi passi per capire di cosa si stesse parlando e cosa stesse succedendo. La mia recensione è variata più volte durante la lettura, passando da criticarlo come un semplice simposio sul senso della vita a un romanzo fantastico a tratti irreale e mal posto, ma rimanendo ugualmente affascinato da come l'autore abbia saputo mantenere in ogni istante un velo di mistero e a collegare anche i particolari più minuti e i fenomeni più stravaganti. Veramente un buon libro, lo consiglio per coloro a cui piace uscire dagli schemi e porsi più domande che risposte

E allora? Un libro inconsistente, inutile. Si deve tuttavia riconoscere la bravura tecnica dell'Autore: anche scrivere un volume (non lo chiamerei romanzo) incentrato sul mero nulla non è impresa da poco.

Ho trovato questo suo libro molto interessante nei contenuti, forse troppi, a volte la storia diventa "stancante" per i troppi riferimenti scientifici, si parla della creazione dell'universo, dell'evoluzione umana partendo dalle prime molecole ai crossopterigi, passando per i primi anfibi fino al primate uomo. La trama inizia ad essere più romanzata nella seconda parte del libro dove si riconosce lo stile di Gaarder, la sua "storia dentro la storia", i suoi intrecci e i molti riferimenti filosofici. Molto belle alcune frasi del manoscritto finale che si possono trovare all'interno della trama. Da leggere sicuramente anche se consiglio vivamente "l'enigma del solitario". "L'applauso per il Big Bang si potè sentire soltanto quindici miliardi di anni dopo l'esplosione".