Max

Max è un bambino nazista sin dal concepimento. Figlio del programma Liebensborn, è consapevole della sua superiorità a tutti: in quanto primogenito di un programma che mira alla perfezione genetica, in quanto ariano, in quanto tedesco. Max è forte, non usa mezzi termini, non si fa problemi a narrare in maniera cruda e veritiera le cose a cui assiste. Max è un bambino fiero della sua vita. Crescendo ed entrando in contatto con varie e differenti realtà, Max è un bambino che si ritrova a dover prendere coscienza e rivalutare tutto ciò su cui si è basata la sua vita. Libro bellissimo che si fa leggere tutto d'un fiato e poi ti ci lascia senza. Consigliatissimo

Ambientato nella Seconda guerra mondiale, Max narra, in maniera originale, romanzata e attraverso un punto di vista realistico e spiazzante, il terribile e crudele Progetto Lebensborn, volto alla formazione di nuove generazioni appartenenti alla pura razza ariana. Un romanzo di formazione che si impone nel panorama letterario (in special modo, in quello per ragazzi) per l'importanza dell'argomento affrontato e di cui non si parla moltissimo ma che rappresenta un crimine vero e proprio, per il quale purtroppo i colpevoli non hanno pagato come avrebbero dovuto; per la prospettiva originale, insolita e disarmante scelta per raccontarci questa storia; per l'evoluzione morale del protagonista-narratore, che vediamo nascere, crescere, formarsi in un modo per poi "rinascere" a una nuova vita, a un modo differente di pensare e concepire il mondo e l'altro; per lo sfondo storico accurato, su cui l'Autrice ha fatto ricerche e ha letto tanto. Uno dei libri più appassionanti letti nel 2019.

Amo solitamente tutti i libri ambientati nel periodo della seconda guerra mondiale. Questo non delude sia per l'originalità con cui è raccontata la storia sia perché si dà importanza a certi aspetti della guerra che spesso vengono trascurati. Consigliatissimo.