I mastini della notte

L'agente Hanson appartiene alla categoria dei sottufficiali di pattuglia, coloro che hanno il compito di entrare in contatto fisico con i criminali di Portland, nell'Oregon. Come i suoi colleghi burocrati, anch'egli è costretto a far passare su carta il suo operato, stendendo rapporti da passare agli ufficiali del distretto. La sua non è però soltanto una lotta contro il crimine della strada. Da ex veterano del Vietnam, nel calar della notte, Hanson deve innanzitutto combattere con sé stesso. In diverse occasioni afferma di essere come coloro che porta in prigione. La forgiatura del Vietnam, con i suoi morti, le fughe e le paure, destinate a lasciare un segno indelebile in chi vi ha fatto esperienza, potrebbe essere in grado di ucciderlo. L'unica vera compagnia durante le ore illuminate dal Sole, è il cane Truman, preso dalla casa di un anziano trovato morto. Non si tratta di una semplice police-story. Il poco conosciuto Kent Anderson, realizza in questa storia diversa dalle altre dello stesso genere, un viaggio nei lati più oscuri del poliziotto, il quale rivela al tempo stesso una sostanziale sensibilità. In una ruggente America degli anni settanta, l'autore ambienta un romanzo su cui meditare, e dalle coinvolgenti descrizioni. Un po' crudo ma pienamente realistico, rappresenta una valida lettura.