Mark Rothko. Lo spazio e la sua disciplina

Fino ad ora e negli ultimi 40 anni era possibile trovare un quadro di Rothko qui ed uno lì in collettive di genere mentre soltanto all'estero erano visitabili esposizioni personali come si deve (Barcellona o Basilea tra le ultime). Nel libro, che riempie un imbarazzante oltre che incredibile vuoto e che esce in contemporanea con la mostra di Roma che ugualmente dovrebbe essere di rimedio alla voragine, vengono riportate le preziose direttive dell'artista circa l'installazione delle opere, il loro rapporto con le pareti non pareti e la luminosità dello spazio ospitante, i criteri di approccio del singolo ai dipinti e la distanza da tenere per affrontarli e la speranza è che le autorevoli regole siano state rispettate dai curatori. Due cose curiose: il libro è un continuo controllo per la vista del lettore con l'andirivieni dei caratteri da enorme a normale e non vi è riportata una parola sull'autore (ma gli appassionati di Rothko lo hanno nei loro ringraziamenti).