Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini. Diario di un'estate». Con videocassetta: «Questo radichio non si toca» - Fernando Marchiori,Giuseppe Baresi,Marco Paolini - copertina
Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini. Diario di un'estate». Con videocassetta: «Questo radichio non si toca» - Fernando Marchiori,Giuseppe Baresi,Marco Paolini - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 4 liste dei desideri
Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini. Diario di un'estate». Con videocassetta: «Questo radichio non si toca»
Disponibilità immediata
14,25 €
-25% 19,00 €
14,25 € 19,00 € -25%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
14,25 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
19,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
14,25 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
19,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini. Diario di un'estate». Con videocassetta: «Questo radichio non si toca» - Fernando Marchiori,Giuseppe Baresi,Marco Paolini - copertina

Descrizione


Il cofanetto riunisce il volume di Fernando Marchiori "Mappa mondo", il primo libro che offre una panoramica d'insieme sulla realtà teatrale dell'attore-autore-regista Marco Paolini, e un video. Quest'ultimo, "Questo radichio non si toca. Diario di un'estate", è un film che mette in scena il lavoro dello stesso Paolini e della sua troupe in una torrida e febbrile estate e che diventa, oltre che diario, racconto e metafora del lavoro teatrale stesso. Il video "Questo radichio non si toca. Diario di un'estate", un film di Marco Paolini e Giuseppe Baresi, mette in scena, con allegra e trascinante verve, il lavoro di Paolini e dei suoi collaboratori e collaboratrici in una torrida, febbrile estate che diventa, oltre che diario, racconto e metafora del lavoro teatrale stesso. Siamo nel 1998, le zanzare non danno tregua, e a settembre devono andare in scena due spettacoli quasi in contemporanea: il 10 settembre c'è all'Arsenale di Venezia, in una diretta televisiva destinata a diventare celebre, il Milione. Il 18 settembre c'è, al Teatro Olimpico di Vicenza, il Bestiario veneto. L'orto, da testi di Luigi Meneghello. Ricerche, esplorazioni geografiche in auto alla ricerca del nuovo paesaggio veneto, letture, mappe, l'intera «cassetta degli attrezzi» di Paolini si alternano a brani intensi (e rari) tratti dai due spettacoli, sul filo di un continuo commento ironico e leggero, quasi «in presa diretta», che regala momenti felicemente narrativi. Il libro "Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini", di Fernando Marchiori, è il primo libro che offre al lettore una panoramica d'insieme della complessa realtà teatrale di un attore-autore-regista sempre più amato e seguito, e nello stesso tempo è un esempio di un modo nuovo di intendere la critica teatrale e letteraria, che sa coniugare rigore e leggibilità. L'autore indaga, nella Mappa, l'esperienza di Paolini scomponendola nei temi forti: metodo di lavoro, «questione della lingua», scrittura, impegno civile. E analizza nel Mondo ogni spettacolo: dai primi successi con il Teatro Settimo, agli Album, ai Bestiari, al Milione, fino agli esiti più recenti delle Orazioni civili. Una conversazione con Paolini fa da «ponte» tra le due parti. Completano il libro teatrografia, bibliografia, e un percorso critico-tematico utile per orientarsi nella «geografia» culturale dell'attore veneto.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

29 aprile 2003
176 p.
9788806165604

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Marco Maglio
Recensioni: 5/5

Apprezzo molto l'esperienza teatrale di Marco Paolini: essa testimonia una coerenza autentica, rara, morale ma mai pedante, sempre lucida, misurata ed opportuna. Aiuta, in questi tempi troppo virtuali, a far capire la vera natura delle cose e le ragioni profonde dell'agire dell'uomo. Un libro da leggere con interesse, una videocassetta da guardare con passione e, sopratutto, un attore ed un autore da rispettare ed applaudire perchè ci aiuta a riscoprire il valore delle radici, dei ricordi, delle tradizioni e a non accettare la banalità, la volgarità e l'arroganza delle convenzioni e dei luoghi comuni. E in questi tempi, quanto è raro incontrare una persona di spettacolo che non crede che il fine di tutta la propria attività sia essere ospite fisso nei salotti televisivi! Anche per questo ascoltare un brano di questo attore è come bere un bicchiere d'acqua fresca in una torrida giornata d'estate: un vero sollievo. Per chi vuole saperne di più c'è il sito www.marcopaolini.com.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

Il teatro come mappa e come mondo: è questa bipolarità che Paolini cerca di far vivere nei suoi spettacoli, col rischio di spingersi al limite del teatro fino al punto di non sapere se vi è ancora dentro. Ma il mondo, la realtà, urgono troppo per restare fuori, e così l'attore "esce" a un certo punto lui stesso dal teatro, rinunciando alle potenzialità spettacolari, entrando e uscendo dalla finzione teatrale, accettando il senso dell'incompiutezza: scava nella memoria personale e collettiva (il Racconto del Vajont, teletrasmesso, non è che uno degli esempi più noti) e cerca di condividerla o risvegliarla presso gli spettatori, ricostruendo una nuova cartografia della memoria e dell'oblio. L'orto, uno dei quattro "bestiari veneti" (raccolte di materiali e spunti da cui nascono gli spettacoli) di cui attraverso il video assistiamo alla preparazione, è un po' metafora del suo teatro e del suo modo di lavorare. Che è un lavoro che parte dall'osservazione, che compie perennemente salti di scala, dal piccolo al grande, dal generale al particolare, dall'astratto al concreto, dove il ruolo dell'attore, vero e proprio "archivio vivente", è soprattutto quello di testimone. Attraverso una narrazione che, come per i "ruzanti" della storia, è in un certo senso senza una morale, perché più che dare risposte all'attore interessa porre domande, incrinare la nostra percezione del mondo attuale e ricreare una "comunità teatrale". Se "l'orto è parte di una geografia più grande che è questa terra (...) di cui prendersi cura", Paolini lo fa raccontando e scegliendo le parole del dialetto perché impastate con la terra (molti gli autori e poeti veneti cui fa riferimento, a partire da Meneghello), ed è forse proprio il dialetto che permette al suo teatro di non perdere mai il contatto con la realtà, col mondo. Questo è, dopo sei libri di Paolini, il primo su di lui: Marchiori, cosciente della complessità del campo di indagine che sfugge ai consueti parametri della critica, adotta in un certo senso il suo stile, accompagnando alla visione panoramica e d'insieme un'accurata ricostruzione del percorso dell'attore-autore-regista veneto in senso diacronico e spaziale, dalle primissime esperienze teatrali fino alla versione nel febbraio 2003 a Venezia di Storie di plastica, con uno stile sempre essenziale che rivela la capacità di non chiudere o classificare l'esperienza dell'artista, ma piuttosto di cogliere passaggi o suggerire collegamenti. Il video, funzionale al libro e realizzato con disparate tecniche di ripresa, è l'interessante documentazione, attraverso le prove per la ripresa televisiva del Milione e per la creazione del bestiario veneto dell'Orto (estate '98), di un modo di intendere e di fare teatro, che mette bene in luce il carattere di work in progress del lavoro dell'attore e il suo rapporto fondamentale con la musica.

Maria Riccarda Bignamini

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Giuseppe Baresi

1960

Giuseppe Baresi (1960) dal 1982 al 1987 ha collaborato con Studio Azzurro, mentre dal 1985 alterna l'attività di direttore della fotografia a quella di filmmaker e produttore indipendente. I suoi film e video, spesso al confine tra documentario e videoarte, trattano poeticamente i temi dello spazio e del viaggio indagati attraverso una personale ricerca formale. Tra i suoi film La febbre (1994) e Victor (1996). Dal 1998 lavora con Marco Paolini del quale ha diretto molti lavori. Per Feltrinelli ha diretto Conversazioni sulle vie dei tarocchi (con Alejandro Jodorowsky; 2007).

Marco Paolini

1956, Belluno

Marco paolini (1956) è attore, autore e regista. Si distingue come autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile.Ha pubblicato nel 1999 da Einaudi il video di Vajont, 9 ottobre '63. Orazione civile, con il libro Quaderno del Vajont a cura di Oliviero Ponte di Pino (nuova edizione Stile libero 2008), nel 2000 il video di Bestiario Italiano con il libro I cani del gas, nel 2001 I-TIGI canto per Ustica, con il libro Quaderno dei Tigi scritto con Daniele Del Giudice, nel 2003 il video Questo radichio non si toca, con il libro Mappa Mondo a cura di Fernando Marchiori, nel 2004 Teatro Civico. 5 monologhi per Report, nel 2005 i due volumi Gli Album di Marco Paolini, nel 2008 Il Sergente, nel 2009 I-TIGI. Racconto per Ustica e il cofanetto Il Milione,...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore