Il «Manuale di programmazione e organizzazione sanitaria», giunto dopo diciassette anni alla sua IV edizione, continua a rappresentare per i professionisti sanitari un valido e inderogabile strumento di apprendimento e di formazione. Particolarmente utile l’attenzione che la presente edizione riserva alla contemporaneità anche in riferimento al panorama internazionale. L’emergenza pandemica ha evidenziato una nuova diversa centralità del Sistema Sanitario in ogni Paese. La diffusione dell’epidemia, infatti, sebbene abbia fortemente stressato la tenuta dei sistemi sanitari dovuta a preesistenti criticità, ha anche fatto emergere la capacità di reazione in termini assistenziali e organizzativi. È stato necessario affrontare una situazione emergenziale senza precedenti, occupandosi, da una parte, di gestire i pazienti colpiti dal virus e, dall’altra, di continuare ad assicurare una risposta assistenziale adeguata alla domanda di prestazioni proveniente soprattutto da soggetti con comorbidità e/o in condizioni di cronicità. Questa situazione ha evidenziato l’importanza di investire nella prevenzione, di adottare un’attenta e tempestiva programmazione, la necessità di avviare processi di riqualificazione e di riorganizzazione dei servizi sanitari, anche al fine di prevenire e contrastare efficacemente possibili nuovi scenari epidemiologici. L’emergenza da Covid-19 ha fatto, altresì, emergere l’esigenza di un ripensamento strutturale dei Sistemi Sanitari al fine di assicurare una maggiore tutela della salute, individuale e collettiva, lanciando di fatto una sfida che spazia dall’analisi congiunta dei bisogni di salute fino alla governance e all’organizzazione dei servizi. Le risposte possibili richiedono l’adozione di prospettive gestionali, organizzative e formative adeguate ai nostri tempi – dalla medicina territoriale ai grandi plessi ospedalieri fino agli IRCSS –, ma anche il ripensamento del lavoro in équipe, utilizzando compiutamente tutte le opportunità della digitalizzazione rispetto alla gestione e all’integrazione e potenziamento dei servizi all’assistito, il quale va inserito in una prospettiva di coproduzione di salute. Di fronte ai problemi complessi come quelli che stiamo vivendo, per cercare di aumentare le capacità di soluzioni in un’ottica non solo immediata ma anche futura, un’attenzione particolare deve essere rivolta ai giovani, la cui resilienza permetterà loro di recuperare quanto perduto durante il periodo pandemico. Dobbiamo aiutare questa generazione fornendole le logiche e gli strumenti della programmazione e della organizzazione in sanità rendendola una priorità strategica per il raggiungimento congiunto di obiettivi di efficacia e sicurezza assistenziale, appropriatezza tecnica ed organizzativa nonché di efficienza nella allocazione e nell’utilizzo delle risorse. E soprattutto va ribadito il ruolo essenziale della formazione in ambito sanitario, quale strumento fondamentale per la graduale acquisizione di competenze e responsabilità del personale sanitario da svolgersi, in stretta collaborazione tra Università e strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Auspico, pertanto, che anche la presente edizione del «Manuale di programmazione e organizzazione sanitaria» si confermi valido strumento per tutti i professionisti chiamati a svolgere un ruolo nel servizio sanitario a livello gestionale, formativo oltreché assistenziale affinché, irrobustiti nelle competenze e nella conoscenza, sappiano sempre assumere scelte consapevoli, autonome ed appropriate nei processi decisionali nelle moderne organizzazioni sempre più segnate dalla complessità.
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