Manuale di educazione finanziaria

Sono esistiti nel tempo ed esistono anche oggi molti pensatori che hanno cercato di comunicare il proprio pensiero con un linguaggio incomprensibile per creare un alone di ammirato stupore attorno alla loro pseudocultura e per fare in modo che i loro lettori si sentissero ignoranti. Beppe Ghisolfi, che è stato un bravo insegnante e che oggi è un bravo banchiere, nel suo "Manuale di educazione finanziaria" si muove in una direzione diametralmente opposta perché è convinto da un lato che la conoscenza è un diritto di tutti e dall'altro che non esistono concetti così difficili da non poterli comunicare e spiegare in modo semplice. Nel suo manuale, un piccolo dizionario di cultura finanziaria, definisce e spiega un centinaio di vocaboli tecnici raccontandone la nascita e l'evoluzione del loro significato nel corso del tempo. Il suo volume non è un libretto da leggere velocemente per vedere come andrà a finire la storia e poi buttarlo in uno scaffale accanto ad altri libri polverosi, ma è un piccolo vademecum da portarsi appresso per poterlo aprire quando si sente il bisogno di capire il significato di un termine tecnico preciso e per riaprirlo poi ancora altre volte in altre circostanze.

Mi aveva consigliato questo libro un amico fraterno. Incuriosito sono andato a prenderlo e devo dire che si imparano molte cose utili. L'educazione è necessaria e fondamentale ad ogni livello ma non è semplice parlarne. Quella finanziaria di Ghisolfi permette di capire attraverso la semplicità dei termini e della sintassi la complessità della materia finanziaria. Ottima guida formativa per l'educazione finanziaria destinata ad un vasto pubblico, anche giovane e di cultura "elementare".

È un semplice glossario, con spiegazioni banali, semplicistiche, non ti accompagna col ragionamento e con conoscenze a capire di più sul tema educazione finanziaria, educazione che manca a molti di noi che vorrebbero farsela. È dunque un libro dal titolo fuorviante, che mi ha deluso e mi ha fatto sentire di fronte a un furbone che ti dà pochissimo promettendo molto