Manifesto del Partito Comunista. Testo tedesco a fronte

Tal Manifesto fu un intervento politico basato su un filosofema di matrice post illuminista, ignaro di pericolosità ambientali europee. La teoria della alienazione contenutavi si basa su un intellettualismo antibiologico privo di sufficienti distinzioni tra i meccanismi fisiologici dei viventi e le meccaniche fisiche della materia non biologica. Quindi casi di sopraffazione ai danni di lavoratori ne sono esclusi mentre condizioni di non violenza antilavorativa incluse ed in sentenze falsate da riferimenti a razzismo sociale, solo per circostanze momentanee e localmente circoscritte nulli, sociologicamente confusivi per inadeguatezza di schema con nozioni imprecise di borghesia e proletariato per azioni dispersive e ciò parendo logica anche per coincidenzialità non successività degli eventi. Un grande inganno per una grande illusione, filosoficamente una forma di assolutismo ex-hegeliano, determinato da unilateralità di concezione storica e rifiuto di qualunque altra concezione e sostenuto da considerazioni sociali non sociologiche assunte ma differentemente presunte corealizzandone riferimenti a natura ed alla natura univocamente genericamente provvisoriamente validi entro ambienti euroasiatici, inconsapevolmente per residua religiosità e forte chiusura e intolleranza antireligiosa a discapito delle stesse critiche particolari possibili, in combinazioni antipolitiche agli stessi autori ignoti: K. Marx, era ex ebreo dedito irrispettosamente ad antigiudaismo e ad un panteismo di ascendenza diretta orientale, cinese; F Engels pensava il mondo naturale europeo uniforme e prevedibile per preconcetto, anche secondo a lui ignote influenze culturali da Oltreoceano e da altri ambienti subculturali extraeuropei, con idilliaco senso pure nel valutarne difficoltà. Il Manifesto fu rifiutato da Lenin per la fase rivoluzionaria e comunista russa-sovietica e dall'usurpatore "Stalin" con e per frode assunto senza successo finale, in Cina esso fu esautorato. MAURO PASTORE