Malpertuis

Mi ha sorpreso molto Malpertuis; la scrittura di Ray, la suddivisione dei capitoli e il metodo di narrazione e, soprattutto il finale, che risulta imprevedibile e avvincente. L'autore ha costruito un'ottima trama gestendola bene coi cambi di narratore, mantenendo la suspense e aggiungendo degli elementi e dei flashback che, nell'epilogo sono stati dispiegati magistralmente. Un libro piacevole e veloce da leggere, per niente pesante e mai monotono, con un finale inaspettato su cui si basa ogni minima parte del racconto.

So di essere di parte, perchè l'istrione belga è fra i miei scrittori preferiti, di quei pochi che non mi stancherò mai di leggere, e non solo per questo ritengo Malpertuis fra i migliori romanzi gotici di tutto il '900, per inventiva, atmosfera e complessità strutturale ( cinque voci narranti). Scritto e rivisto nell'arco di 14 anni, un capolavoro perturbante intriso di mitologia greca, magia, stregoneria. A tratti ironico e divertente, allusivo e misterioso, meravigliosi tutti i grotteschi ritratti dei personaggi che rimangono impressi nella memoria, e per ciascuno di essi, una intima e duplice natura. Chi ama soltanto i romanzi horror d'azione con abbondante scorrimento di sangue, sesso estremo a manetta e brutali volgarità di ogni sorta, eviti di accostarsi a Malpertuis, lo riterebbe noioso e datato. Un romanzo straordinario, uno di quelli che (ammesso ce ne fosse bisogno), eleva la narrativa popolare a letteratura di grande levatura artistica.