La malinconia dei Crusich

Un periodare ardito, spesso sospeso e disorientante, ma meravigliosamente efficace ed evocativo: uno stile che evoca gli stenti, il disagio, l'affanno, la sospensione, gli strappi, le rotture, il caos, gli smarrimenti, la nostalgia. E quando, dopo un po', senza arrendersi, ma anzi lasciandosi andare a quella "strana" musica, ci si trova avvolti dalla danza delle parole che sembra non finiscano mai, ecco che i pensieri, le immagini, gli scenari ci invitano a ballare un ballo dalle geometrie azzardate, arzigogolate, appassionate proprio come un tango, a dimostrare che anche nella malinconia c'è un fuoco vitale e inestinguibile

A mio avviso un libro bellissimo. E' stato paragonato a Cent'anni di solitudine. Sono d'accordo, perché è un libro di ampio respiro, ricco di personaggi e di colori. Bellissima la parte della storia a cavallo delle due guerre. Qualcuno non ha amato lo stile di Calligarich, ritenendolo un po' ostile al lettore. Bisogna solo abituarsi al ritmo del libro, tutto qui. Grande storia, grandi personaggi e grandi emozioni. Consiglio per la lettura : conoscere la storia (almeno un po'). Questo libro lo consiglio a tutti.

Libro che con estrema fatica ho portato al termine. La vicenda non mi ha coinvolto e lo stile originale non mi è piaciuto. Troppi personaggi, troppe storie. Ha vinto un premio importante, si vede che non sono in sintonia con i giurati....