Il male di Dario Bellezza. Vita e morte di un poeta

Maurizio Gregorini, scrittore e amico di Bellezza, consegna ai suoi lettori un testo fondamentale per conoscere la vita e le poetica di Dario Bellezza, poeta ingiustamente dimenticato. Un diario, scritto dall'autore nei momenti al fianco del poeta, apre il libro e restituisce un'amara e cruda cronistoria degli ultimi mesi di vita di Bellezza, morto per Aids nel marzo 1996. Una testimonianza commovente in cui lo scrittore descrive l'agonia e la lotta di Bellezza contro il male che lo condusse lentamente alla morte. Nella seconda sezione Gregorini riporta un lungo colloquio con il poeta (1989-1996), nel quale Bellezza rievoca la sua vita, la sua poetica, i suoi libri, e le sue riflessioni sul presente. Tanti i racconti sui colleghi scrittori, in particolare su Pier Paolo Pasolini di cui fu amico e collaboratore, Sandro Penna, Alberto Moravia e Elsa Morante con cui intrecciò un profondo rapporto di amore e odio. Il volume si chiude con alcuni componimenti inediti e una lunga serie di testimonianze tra cui spiccano quelle di Elio Pecora, Enzo Siciliano, Barbara Alberti e per ultima, quella di Renzo Paris, aggiunta nella nuova edizione del 2016.

Questo libro viene ristampato dalla casa editrice Castelvecchi a vent’anni dalla morte del poeta con aggiunta di altri particolari e interviste al poeta. Lo scrittore nonché amico di Dario, documenta giorno per giorno la fase della malattia, i giorni trascorsi con lui ad assisterlo. La seconda parte è una lunga intervista di Gregorini a Bellezza. Oltre a parlare di sé, il poeta aggiunge alla sue esperienze personali, dei suoi libri, racconta particolari inediti e della morte del suo amico Pasolini. Il suo percorso intellettuale lo porta a contatto con i migliori scrittori dell’epoca, da Moravia alla Morante, da Penna, Siciliano, Spaziani ecc. Ho amato quest’opera già dalla seconda edizione che mi è stata regalata dall'autore per il mio trentunesimo compleanno. Ora, con mio grande orgoglio, ho tutte e tre le edizioni. Ho riletto questo libro e mi sono accorta che, a distanza di 10 anni, con le mie esperienze, anche un'amicizia fin troppo profonda, può portare ad essere "distanti", non capiti. Mi ha colpito molto la frase che Gregorini riporta nel libro: SONO CONSAPEVOLE DI ESSERE UN POETA POCO AMATO, NON COMPRESO SOPRATUTTO NELL'AMBIENTE GAY IN CUI MAI MI SONO RICONOSCIUTO, MA SAPERE PER BOCCA DI DARIO CHE MI VUOLE MALATO È TROPPO. LA CATTIVERIA NON CONOSCE LIMITI. RESTO AMAREGGIATO. Queste parole, mi toccano sul personale. Consiglio questo libro a chi ama la poesia in generale e a chi vuole conoscere due poeti, Bellezza e Gregorini nelle loro opere. Io trovo i loro scritti di un tormento d’amore unico.