Maigret va dal coroner

Simenon in America rimane sempre un grande scrittore.

La fama del commissario Maigret oltrepassa l'Atlantico e arriva negli Stati Uniti, dove viene invitato a prendere dimestichezza con i metodi investigativi americani attraverso un tour da costa a costa e di bar in bar. Nella tappa che fa a Tucson, in Arizona, l'agente dell'FBI Cole che gli deve fare da cicerone lo " parcheggia" momentaneamente nella sede della contea dove è in corso una serie di udienze che intendono far luce sulla morte della giovane Bessy Mitchell. La ragazza nella notte tra il 27 ed il 28 luglio viene investita da un treno al confine con la città messicana di Nogales. Ad essere coinvolti in queste procedure di accertamento sono cinque sergenti dell'Air Force della locale base di Tucson, che hanno trascorso la notte tutti insieme in compagnia della ragazza. Le testimonianze che rilasciano, apparentemente concordanti, differiscono tutte però su dettagli fondamentali. Con difficoltà nell'approcciarsi a questa realtà americana di prosperità e progresso ma al tempo stesso di sorda disperazione, il commissario sbroglierà la matassa grazie al prezioso contributo di un giurato. Il nuovo contesto non basta a rendere questo caso accattivante, anzi è probabilmente questa novità a mettere fuori fase il povero lettore a cui vengono propinate pagine e pagine di descrizioni di orme e dettagli tecnici. Per me leggere Simenon vuol dire immergermi nei travagli e nelle passioni dell'animo umano,piacevoli e laceranti, e indulgere in essi sapendo che la realtà però alla fine chiederà il conto. In questo libro invece Simenon ha prediletto un impostazione investigativa alla Sherlock Holmes che mi ha molto tediato. Ho grande difficoltà addirittura a riconoscervi la mano di Simenon. Assolutamente non consigliato.

um Maigret un pò troppo ingarbugliato.