Maigret si sbaglia

La nebbia novembrina avvolge Parigi, e in quell’atmosfera umida e tetra Maigret raggiunge il luogo del delitto. Una giovane donna dal passato equivoco viene trovata uccisa in un condominio abitato da buona borghesia, e il Commissario si trova a indagare su un torbido rapporto che coinvolge più persone: uno strano quartetto in cui si mescolano gelosie, rancori, paure, rassegnata sopportazione. Maigret svolgerà le indagini con l’abituale carica di bonomia e di curiosità per l’animo umano, venendo a capo nei momenti finali di una vicenda fredda e triste.

In questi tempi tristi dominati dal covid, rileggere Maigret fa bene al morale. Si ritrova il commissario, l' "aggiustatore di destini" fedele a se stesso, sempre disposto più a capire che a giudicare gli altri, i fatti e il mondo per quel che è. Così questa inchiesta dei primi anni Cinquanta, tipica della produzione di Simenon del periodo americano, la leggiamo volentieri perchè restituisce appieno la serialità del personaggio e della scrittura che tanto ci conforta, oggi come ieri.

Inizia in modo banale e scontato questa indagine del commissario Maigret in una nebbiosa mattina di novembre. Una giovane donna, Lulù Filon, viene ritrovata senza vita dalla domestica in un appartamento di Avenue Carnot. A rendere particolare questo caso è il fatto che la ragazza, nata e cresciuta nella miseria di La Chapelle, era una ex prostituta ora amante di un famoso neurochirurgo,il dottor Gouin,conosciuto per il suo inarrivabile talento e la sua erotomania. La responsabilità dell'omicidio sembra lampante, in questo libro asciutto e meno descrittivo rispetto ad altri maigret,eppure il commissario è angustiato mentre conduce questa danza concentrica che lo porterà al cospetto dell'insigne medico,al quale è legato da origini e scelte comuni. Solo faccia a faccia col dottor Gouin,fino ad allora conosciuto attraverso i racconti osannanti di tutti i personaggi di questa vicenda,il commissario riuscirà finalmente a sentire la verità,aprendo la porta su un esistenza cinica ed algida che gli svelerà l'identità del vero assassino. Un giallo ben scritto che mantiene sempre in tensione il lettore,ma non lo definirei uno dei meglio riusciti dell'autore.