L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
scheda di Morej, S., L'Indice 1997, n. 8
Sono storie di donne, fra i venti e i quarant'anni, diverse per estrazione sociale, professione e colore di pelle, accomunate tuttavia da un sottile malessere, che rende problematico il loro rapporto con mariti, sconosciuti, amanti occasionali, figli. Mogli frustrate, madri oppresse dall'impegno rappresentato dai figli (sentiti talvolta come qualcosa che sottrae loro il tempo personale, di donna), ma anche donne che, per colmare il vuoto insopportabile della mancanza di un figlio, inghiottono fino a tre barattoli di miele al giorno. Donne spesso "arrivate" nella professione e nella vita sociale, ma tutte con una sottile fragilità di fondo, tutte alla ricerca o in attesa di qualcosa che manca (e spesso sembra essere la sicurezza, la tenerezza, il sentirsi amato davvero).Di qui, i terribilmente attuali disordini alimentari e l'ossessione per il peso, di quante calorie apporti una fetta biscottata o di quante se ne consumino facendo l'amore... Teatro di queste storie sorprendentemente reali è la Germania contemporanea, stigmatizzata con ironia nelle manie e nei costumi più recenti, come il cibo biologico, le sedute di psicoterapia contro qualunque disagio (meglio se svolte in un'oleografica Toscana), gli uomini biondi e rotondi, a bordo dell'immancabile Bmw, incapaci tuttavia di comprendere che vi è una motivazione più profonda della vanità femminile dietro alla domanda del titolo. Il tutto, narrato attraverso una scrittura pungente, mediante un uso sapiente del dettaglio - preciso e immediato, in grado di fotografare in pochi tratti ambienti e situazioni -, tecnica stilistica derivata indubbiamente dall'esperienza cinematografica dell'autrice. Il risultato è una brillante commedia dai toni dolce-amari, sospesa a metà, fra comicità e amarezza. Un libro intelligente, per sorridere delle nostre nevrosi, ma anche con una certa indulgenza - perché non c'è donna che, almeno una volta, non si sia domandata: ma io sono bella...?
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore