La luce della jnestra. Riflessi di umanità dal carcere

Ho letto La luce della jnestra ancora qualche mese fa e non ho potuto che affezionarmi a Carmelo, al suo coraggio di conoscersi e alla sua capacità di continuare a vivere. In questo periodo di emergenza legata al coronavirus ho ripensato molto a questo libro, perché in questi giorni stiamo “assaggiando” la condizione dell'isolamento, della separazione, della privazione della libertà. La speranza è che questa esperienza possa aiutarci a comprendere meglio chi vive tali condizioni tutti i giorni, che sia in carcere perché detenuto o nella propria abitazione perché anziano o in situazione di disagio, e ci porti a riflettere sull'importanza che ha per loro il trovare un senso al tempo che stanno vivendo e il mantenere contatti con l'esterno e con le persone a cui sono legati.

Splendido! Non si può dire di Meno.... Si, Splendido. Mi ha fatto riflettere molto e molto ho riflettuto sull'uomo, sulla speranza, sul cambiamento, sulla positività ed inoltre è stato spunto di dialogo con la mia famiglia. Lo consiglio e lo regalerò ai miei amici perché non si può non renderli partecipi di tanta bellezza.

Una spettacolare lettura. Immediata.. vicina... Giunge al lettore come un ponte.. Quel ponte che i protagonisti hanno creato!