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Lotto 25. Chi ha ucciso Annarella Bracci? - Riccardo D'Anna - copertina
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Lotto 25. Chi ha ucciso Annarella Bracci? - Riccardo D'Anna - copertina

Descrizione


"Storie dimenticate, rimosse: ferite sulla pelle di un Paese con tanti morti ammazzati, qualche capro espiatorio ma nessun colpevole. Ovunque si ascoltava la litania del benessere, un canto di sirena, col termometro infilato sotto al braccio: mentre saliva la febbre della disuguaglianza, dentro antichi retaggi della lotta di classe e rivolte imminenti, fino agli anni di Piombo." Il parco intitolato ad Anna Bracci è una spianata desolata, un rettangolo irregolare dove la polvere sembra voler soffocare i ciuffi d'erba, cresciuti qua e là senza una logica. Due file di panchine, una di fronte all'altra, sorvegliano un'altalena. Tutt'intorno muri butterati dal silenzio e dai graffiti, divorati dal sole: Primavalle. Non c'è persona che abiti qui che non conosca il primo grande caso di cronaca nera del secondo dopoguerra. La storia del "mostro di Primavalle" e di Annarella, la bambina gettata in fondo a un pozzo dopo un tentativo di violenza sessuale. Gli anziani del quartiere ne parlano ancora, abbassando la voce e togliendosi il cappello in segno di rispetto e scuotendo il capo, lentamente, perché dal 1950 ad oggi il caso è ancora sostanzialmente irrisolto, perché dal 1950 ad oggi Annarella non ha ancora conosciuto pace e giustizia, perché Primavalle è un ubriaco dalla sbronza triste, senza denaro in tasca e che non parla. Lei, che abitava al lotto 25, a duecento metri dal parco che porta il suo nome, in quella borgata ai confini della città che oggi è divenuta il quartiere della droga...
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Dettagli

2013
30 aprile 2013
208 p., Brossura
9788860042804

Voce della critica

  Roma, quartiere Primavalle. Sul fatto di cronaca nera lì consumato nel febbraio 1950 con enorme risonanza mediatica e impatto simbolico sull'Italia postbellica, Luchino Visconti trae l'anno successivo un cortometraggio, Appunti di un fatto di cronaca, ma la sceneggiatura-narrazione di forte denuncia sociale a firma di Vasco Pratolini fa negare il visto alla censura. Va meglio a Rossellini, che girando sempre lì e quasi contemporaneamente una parte del drammatico Europa '51, che l'anno dopo trionferà a Venezia, cattura qualcosa dell'atmosfera in cui si è consumata la tragedia di Annarella. L'operazione di Riccardo D'Anna, in questo libro bello, triste e originalissimo, si colloca idealmente sulla stessa linea: un documentario, certo, sull'Italia della diseguaglianza da uno dei suoi snodi più emblematici, ma insieme una riflessione più ampia sugli orizzonti nazionali, fino al terrorismo e ai nostri giorni. Dove all'attento studio della rassegna stampa d'epoca e delle carte processuali (fino a evocare passo passo, in termini di ipotesi, una più credibile soluzione ai fatti del delitto e al vero ruolo del cosiddetto "mostro di Primavalle") si compenetrano con eleganza dimensioni narrative diverse. Da un lato, infatti, il libro è una sorta di meditabondo baedeker sul quartiere, innervato dalla sua storia urbanistica fin dai giorni del fascismo (con un dettagliato, amorevole studio topografico nutrito di ricordi anche personalissimi) e insieme dai racconti che l'autore collaziona in chiave di reportage tra gli abitanti di oggi: microstorie di lavoro gravoso o mancante, di amori, amarezze, sogni che recano una sorta di cornice o di lente per leggere il caso. D'altro canto in queste pagine controllatissime, ma mai di maniera, e dolenti di un'onestà partecipe, alla storia di giustizia negata di Annabella si compenetra via via una meditazione sulle "ferite sulla pelle di un Paese con tanti morti ammazzati, qualche capro espiatorio ma nessun colpevole": ulteriore tappa, insomma, di un percorso incalzato nelle precedenti opere dell'autore, e che qui dilata la visuale con pietas e pacata indignazione.   Franco Pezzini

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Conosci l'autore

Riccardo D'Anna

1962, Roma

Vive e lavora a RomaNel 2006 ha pubblicato Una stagione di fede assoluta. Nel 2009 esce il suo secondo romanzo: Saint-Ex, ipotesi fantasiosa sugli ultimi giorni di vita di Antoine de Saint-Exupéry.

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