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Con la Signoria fiorentina dei Medici, lo scalo marittimo di Livorno crebbe sempre più dimportanza, divenendo il centro del commercio delle spezie. Così il borgo livornese si avviava a diventare fiorente realtà urbana in base a un progetto di città ideale del Rinascimento, a pianta pentagonale, disegnato dallarchitetto Bernardo Buontalenti, asåsai attivo presso la corte medicea. La cultura fiorentina contribuì al rinnovamento livornese progettando architetture e risistemazioni urbane in grado di articolare sempre meglio limmagine della città sul mare che Firenze sentiva a sé più vicina. Ampie vie, larghe piazze, e soprattutto eleganti palazzi arricchirono e caratterizzarono nei secoli successivi il nuovo aspetto urbano di Livorno. E le dimore signorili si estesero anche alla campagna circostante, con eleganti ville che caratterizzarono il suburbio. I due volumi si propongono di raccontare Livorno attraverso le sue architetture, evidenziando in questo modo il ruolo avuto dai protagonisti dello sviluppo della città e cogliendone le trasformazioni del gusto, i mutamenti culturali e il ruolo economico esercitato. Nel primo, in particolare, emergono alcune tappe della formazione del nuovo volto della città toscana attraverso unattenta indagine sulla costruzione dei suoi edifici civili fra Cinque e Settecento. Il secondo volume si sofferma sugli ultimi due secoli della storia dellarchitettura civile e dellurbanistica livornese. Le residenze di campagna, appartenenti agli stessi protagonisti dello sviluppo urbano, si configurano quale evidente documento dello stretto rapporto fra il contado e la città e conferma del legame fra le architetture delle ville e le contemporanee esperienze toscane.
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