Limes. Rivista italiana di geopolitica (2021). Vol. 12: Lo spazio serve a farci la guerra

Numero della rivista Limes molto interessante. Gli articoli riguardano lo spazio e i tentativi dell'uomo di conquistarlo. Sì, ci sono informazioni su astronomia e viaggi nel cosmo, ma la conquista dello spazio viene presentata anche e soprattutto come una questione geopolitica, vista da molte prospettive e considerando tutte le implicazioni economiche e politiche mondiali. Consigliato a tutti, anche ai non addetti ai lavori.

Limes esce con un numero spaziale in tutti i sensi. Dal lancio in orbita dello Sputnik, nel lontano 1957, alla joint venture Nasa- Musk per colonizzare Marte, l'homo sapiens si è sempre spinto oltre la propria frontiera per esplorare l'universo, con obiettivi molto terrestri, e diventare cosmicus. Limes ne analizza gli sforzi, concetrandosi sulla contesa tra le grandi potenze globali per insidiare il dominio americano nell'area anarchica per eccellenza: lo spazio. Un volume molto particolare ed affascinante che, come di consueto per Limes, dedica un ampia parte anche al punto di vista italiano. Le cartine di Laura Canali, come sempre, uniscono sapientemente la bellezza artistica alla dettagliata informazione.

Purtroppo la mia copia è arrivata piena di colla sul dorso, colla presumibilmente colata durante la fase di incollaggio della copertina. Oltre questo ci sono macchie di inchiostro blu sulla copertina. Per quanto riguarda il contenuto, il testo alterna articoli molto interessanti (per sempio quelli di Marcello Spagnulo) con altri molto più superficiali. Soprattutto ho riscontrato degli errori nella terminologia scientifica, plausibilmente errori di traduzione/refusi nel caso di articoli tradotti da altre lingue, ma sicuramente errori dell'autore nel caso di articoli in italiano. Per esempio, la "sindrome di Kellers" invece di "sindrome di Kessler". Altri però sono proprio errori concettuali non solo di terminologia: per esempio, i punti di Lagrange definiti anomalie gravitazionali, ma non sono affatto anomalie. Ho trovato poi anche diversi refusi in articoli di autori italiani. Un po' più di cura e attenzione ai dettagli sarebbe stata necessaria, oltre che apprezzabile.