Il libro di zaffiro

Il romanzo si incardina sul rapporto di tre sapienti, teologi e cabbalisti, appartenenti alle tre confessioni religiose monoteiste, rapporto reciproco talvolta conflittuale ma più spesso di mutua tolleranza e solidarietà anche al fine di raggiungere un obiettivo comune. Pur partendo da uno spunto piuttosto macchinoso e poco plausibile, la trama è avvincente e i dialoghi denotano una profonda conoscenza dei testi sacri da parte dell’Autore. La vicenda, che si snoda nella Spagna medievale, vede fra l’altro un crittogramma da decifrare, l’ombra dell’Inquisizione, un libro temuto dai custodi dell’ordine della Chiesa cattolica, una biblioteca in fiamme, Burgos, lo spettro dei Templari, Abulafia; e tutto ciò mi rimanda a un’eco di un Eco.

divertente, colto, inserito in uno dei periodi peggiori della Inquisizione spagnola. I giochi di potere non intralciano i progetti dei tre protagonisti così diversi fra loto per età e credo religioso; li accumuna una vasta cultura e rende il lettore partecipe dei loro dialoghi e della meta del loro viaggio. Tutto il libro è pervano da fine ironia.

E' in realta' la riedizione di un romanzo gia' pubblicato sempre da NERIPOZZA parecchi anni fa, molto prima dell'avvento di Dan Brown e quindi sicuramente piu' genuino ed originale, una storia intrigante ed affascinante al punto che il finale sembra quasi deludere (forse semplicemente perche' il libro e' finito!), sicuramente da provare!