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Lezioni sul Novecento - Pietro Scoppola - copertina
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Lezioni sul Novecento

Descrizione


"Ci sentiamo sollecitati a verificare nel passato le condizioni del processo che hanno condotto ai mutamenti attuali nel rapporto tra individui e politica. E in questo modo che i vecchi e i nuovi temi si saldano; perché la storia, in fondo, è la visione in cui tutto si tiene". Dall'impatto delle grandi rivoluzioni all'avvento della società di massa, dal peso del revisionismo storico alle dinamiche di costruzione delle nazioni, dalle culture politiche dell'età contemporanea alle fratture del lungo dopoguerra europeo: in queste pagine un maestro della storiografia ci consegna un racconto limpido dei temi e delle dinamiche della società dei nostri anni, tra avanzamenti e battute d'arresto, nuove conquiste e antichi limiti.
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Dettagli

2010
23 settembre 2010
214 p., Brossura
9788842093831

Voce della critica

Questo volume nasce dalla trascrizione di un corso universitario tenuto a metà anni novanta. Il suo fascino maggiore consiste nel fatto che il testo è rimasto "fedele nei contenuti e nella forma diretta di un dialogo pensato e costruito per una lezione". Il giovane lettore ne saprà di più sul recente passato politico-culturale del proprio paese. In queste lezioni Pietro Scoppola esprime una posizione che critica certo "revisionismo" non per una ragione ideologica, cioè perché minerebbe i fondamenti della repubblica, ma perché "non conforme alla realtà dei fatti". Non emerge mai un atteggiamento liquidatorio; piuttosto la volontà di comprendere quanto di politicamente strumentale e quanto di storiograficamente fecondo e originale vi è nelle interpretazioni etichettate dai media come "revisioniste". Furet, Nolte, lo stesso De Felice sono esaminati nel merito, testo alla mano, e sempre con rispetto. Non di rado si scopre che l'accusa di "destra" rivolta a questi autori fuorvia l'interpretazione del contenuto delle loro analisi, che la stessa "sinistra" rischia di sottovalutare se non scartare a priori, impoverendosi culturalmente. È molto interessante e istruttivo seguire il sottile filo del ragionamento svolto da Scoppola in tema di storia della storiografia italiana dell'ultimo decennio del Novecento. Furono anni di rottura, di fine di qualcosa, la repubblica dei partiti nati dalla lotta antifascista e dall'avvio della Guerra fredda, e di inizio di qualcos'altro che ancor oggi non sappiamo definire con esattezza, se non per sottrazione. Nel senso che sapremmo dire quel che non c'è più, mentre è difficile descrivere quel che è subentrato. Ma un'ulteriore transizione è dietro l'angolo, e le basi dell'unità statuale scricchiolano. Certa serenità di toni e ottimismo di prospettive presenti in Scoppola paiono, dopo pochi anni, già echi di un passato morto e sepolto.
Danilo Breschi

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