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Lettere sugli spiriti. Testo latino a fronte - Baruch Spinoza - copertina
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Lettere sugli spiriti. Testo latino a fronte - Baruch Spinoza - copertina

Descrizione


"È il desiderio che spinge la maggior parte degli uomini a raccontare le loro cose, non come esse sono in realtà, ma come si vorrebbe che fossero, nella speranza che sia molto più facile farsi conoscere attraverso storie di spettri e di spiriti e di spiriti che non raccontando fatti reali".
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Dettagli

2007
12 luglio 2007
93 p., Brossura
9788870186482

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a.s.
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Edizione ridicola. Comprate piuttosto tutte le lettere o tutte le opere bompiani

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Fabrizio Porro
Recensioni: 5/5

Spinoza si scagliava contro ogni forma di superstizione,con uno spirito pre-illuminista pronto a scalzare da ogni forma di conoscenza razionale i fenomeni soprannaturali perchè la Natura è l'unica sostanza che ci fa essere ciò che siamo,quindi ogni sovrastruttura fuoriesce dal complesso generale della "geometria del mondo" ed è una "necessità non inerente alla nostra natura" come tale non degna di attenzione sul piano speculativo.Per esempio è tutto il ragionamento espresso nell'"Etica" sul costume umano di trovare una finalità occulta ai più nelle cose che ci succedono.Il concetto aristotelico di causa finale,per quel che riguarda il calcolo esistenziale umano è completamente contestato dal filosofo in quanto, egli sostiene,"scambia le cause con gli effetti" e quindi perde di vista i legami significativi della realtà che sono riconducibili all'unica sostanza.Sui giudizi storici Spinoza non usava la stessa logica usata per dar senso agli eventi esistenziali che egli riconduceva alla necessità globale della sostanza,una sorta di armonia dell'universo alla quale per il saggio era opportuno attenersi,il senso dell'Etica è questo:era su questi che esortava l'uomo a prescindere da ogni forma di finalismo.Gli spettri sono una fantasia, o una proiezione, e comunque indicano quel desiderio che spinge la maggior parte degli uomini a raccontare le cose, non come esse sono in realtà, ma come si vorrebbe che fossero si manifesta, più che in altre storie,proprio in quelle che narrano di spettri e di spiriti.Non avendo le storie di questo genere altri testimoni oltre il loro narratore,costui potrà liberamente farsi aiutare dalla fantasia, inventando le circostanze che gli sembrano più favorevoli,senza il timore che qualcuno lo possa contraddire.Così ci sarà chi inventerà simili storie per giustificare ai propri occhi il terrore provato nei sogni e nelle visioni, e chi invece le userà per farsi coraggio, o per consolidare la propria autorità e l'opinione che vuole si abbia di lui.

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Baruch Spinoza

1632, Amsterdam

Baruch Spinoza nacque ad Amsterdam nel 1632 da famiglia sefardita di origine portoghese. Dopo i tradizionali studi biblici e talmudici, ricevette nel 1656 il herem e venne definitivamente espulso dalla comunità ebraica. Appreso il latino dal gesuita Franciscus van den Enden, iniziò in quegli anni a comporre le sue prime opere filosofiche, ispirate alla filosofia di Descartes. Ritiratosi a Voorburg iniziò la stesura del Tractatus theologico-politicus, la sola opera pubblicata in vita, apparsa anonima nel 1670. Si trasferì quindi a L’Aia continuando a lavorare come molatore di lenti ottiche. Ammirato dai filosofi di tutta Europa (Leibniz gli fece visita personalmente, l’Università di Heidelberg gli propose nel 1673 una cattedra che egli rifiutò),...

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