L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Tre memoriali redatti da Colombo per i reali di Spagna, sui viaggi successivi a quello del 1942, e sulle condizioni delle «Indie», che non cessano di essere Paradiso Terrestre popolato da creature meravigliose.
scheda di Del Sette, L., L'Indice 1991, n.10
Sellerio si è mosso con largo anticipo sulle celebrazioni per il quinto centenario delle scoperte colombiane pubblicando le "Lettere ai reali di Spagna" redatte da Colombo nel corso dei suoi viaggi tra il 1494 e il 1503. Si tratta di cinque scritti (due memoriali, una lettera e due relazioni) completati dal codicillo testamentario che l'ammiraglio dettò un giorno prima della sua morte, avvenuta a Valladolid il 20 maggio 1506. La scelta, la traduzione, le note e la postfazione sono a cura di Vittoria Martinetto che ha svolto un eccellente lavoro. In sole centoquaranta pagine, grazie alla selezione dei testi e alle evidenze dei loro passaggi più significativi, il lettore percorre le tappe fondamentali del cammino di Colombo dopo la prima scoperta. Dal memoriale datato 30 gennaio 1494 emergono sicurezza e potere contrattuale nei confronti della corte spagnola. Tutte le decisioni e le richieste vengono accolte. Quattro anni dopo, un altro memoriale mostra Colombo tormentato dalle difficoltà create dai coloni per via dello sfruttamento e dell'amministrazione delle vene aurifere. Proprio a causa di tali difficoltà, l'ammiraglio verrà imprigionato e ricondotto in Spagna con l'accusa di aver usato violenza eccessiva nel sedare le ribellioni. Il suo destino è così segnato: i reali di Spagna ora danno ascolto a quelle voci di corte da sempre ostili al genovese. Una lettera a Ferdinando e Isabella e la relazione dell'ultimo viaggio delineano un Colombo prostrato da un senso crescente di impotenza, dall'amarezza per il mancato rispetto delle promesse di denaro e di potere a fronte di una totale abnegazione. Il tono drammatico si stempera soltanto quando gli scritti entrano nel merito dei viaggi, delle scoperte, delle ipotesi sulla forma del globo terrestre, dell'esistenza di uomini caudati e donne amazzoni. Allora la figura mitica del viaggiatore si impone su quella del piccolo uomo: duplicità che segn• tutta la vita di Cristobal Col¢n, come egli stesso si ribattezzò.
Tre memoriali redatti da Colombo per i reali di Spagna, sui viaggi successivi a quello del 1942, e sulle condizioni delle «Indie», che non cessano di essere Paradiso Terrestre popolato da creature meravigliose.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore