Lettere a Theo sulla pittura

La sua vita e la sua arte, ricca di dubbi, ansie e paure, frustrazioni, solitudine e dolore, rappresentati attraverso una raccolta di lettere indirizzate al fratello Theo, che sempre lo ha supportato, sia emotivamente che economicamente, certo del talento che troppo tardi è stato riconosciuto. Ma forse, proprio la paura di passare dall'anonimato alla fama (poche sono le opere da lui firmate) associato al timore di perdere il fratello (che muore l'anno seguente), ha accellerato lo stato di depressione profonda di Van Gogh, portandolo ad esprimere al massimo, con estrema intensità, sia a livello di stile che di tempistiche (arriva a fare un quadro al giorno), i suoi sentimenti, la sua passione per il mondo e per il colore, il suo profondo amore per la natura e per tutto ciò che suscita emozione.

In questo libro si parla del percorso artistico e umano di Vincent van Gogh attraverso le lettere che ha scritto al fratello Theo nell’arco degli ultimi 10 anni della sua vita, quindi dei suoi studi sulla teoria del colore, ma anche della sua progressiva pazzia che l’avrebbe portato alla morte alla fine di luglio 1890. E’ sicuramente un libro da leggere per chi si accosta all’arte che fa capire quanto siano profonde e devastanti le emozioni dell’artista e come a volte i capolavori possano nascere da profondi conflitti interiori.

Questa raccolta di lettere è straordinaria per quanto riguarda la comprensione di Van Gogh uomo e della sua ricerca artistica. Dai suoi scritti traspaiono le sue difficoltà nel quotidiano e la sua ricerca esistenziale, così come la bellezza del suo intendere la natura e il colore. Pagina dopo pagina ci si avventura in un mondo in cui ogni foglia, ogni fiore, ogni sfumatura nel blu del cielo hanno il valore della perfezione che è a loro associata. Van Gogh cerca i colori fuori e dentro di sè. Sceglie di essere pittore nell'unico modo in cui può esserlo, uscendo coraggiosamente da ogni tradizione, pur studiando ed amando le opere degli altri artisti, per cercare la propria strada unica e particolare, su cui cammina faticosamente da solo. La sua esistenza è difficile, segnata da fame e solitudine. Le sue opere non si vendono. Finirà in manicomio, luogo in cui continuerà a dipingere e a camminare, nonostante tutto, su quella strada stretta e solitaria che si snoda tra i campi colorati della sua vita. Van Gogh ci dona se stesso con queste lettere così come con le sue opere.