Lenin, il rivoluzionario assoluto

Guido Carpi Lenin il rivoluzionario assoluto. Editore Carocci 2023 Confesso che ho letto tutto la produzione di Carpi relativa a Lenin, il suo ultimo lavoro, giunto sicuramente su sollecitazione editoriale, è un livello inferiore ai precedenti. Credo che lo stesso autore ne sia cosciente. Secondo la mia opinione descrivere l'operato di Lenin, dal 1917 fino alla sua morte, è assolutamente storiograficamente parlando una impresa titanica. Abbiamo Lenin il rivoluzionario che coglie l'attimo giusto, pronto a tutti i compromessi necessari (il viaggio dalla Svizzera, l'assalto al Palazzo d'inverno, la pace di Brest-Litovsk, la NEP la costituzione federale); il teorico che inizia a navigare in un mare del tutto sconosciuto, quello della costruzione del socialismo, con i mezzi a disposizione una Russia poverissima e distrutta dalla guerra civile; abbiamo il grande analista e pensatore che per la prima volta spezza la visione euro-centrica del pensiero politico; il costruttore di un nuovo stato federale nel momento in cui il grande calderone dei popoli Russi è esploso e sembra preda di una irreversibile tendenza centrifuga; lo sviluppo di una alleanza nuova con la classe contadina, qualcosa del tutto assente nei grandi pensatori marxisti, rimasta più come una intuizione. Ecco se all’autore, profondo conoscitore della lingua russa, altrettanto profondo conoscitore del vero motore operativo del partito bolscevico, il Carteggio (Perepiska) e quindi di quel rapporto di istanze che dalla base salgono al vertice e da quest’ultimo sono recepite e trasformate in indicazioni operative e motore di approfondimento teorico e pratico. Assolutamente comunque stimolante il testo, da leggere-