La legione delle bambole

Trama assurda, irreale,in ogni pagina che viene letta c'è un personaggio che scompare in circostanze misteriose.

Inizia come un thriller, anche piuttosto originale, ma poco alla volta si trasforma in un frenetico romanzo d'azione che farebbe impallidire anche i film di Rambo. I morti non si contano, gli stupri neppure, il protagonista esce più o meno indenne dalle situazioni più impensate... Non si può certo dire che sia un libro noioso, ma di credibile c'è davvero poco e anche la spiegazione finale dei rapimenti non è all'altezza delle aspettative create. In compenso i personaggi non sono male, e ho trovato interessanti alcune riflessioni sulla globalizzazione e sulla tratta delle ragazze provenienti dai paesi dell'Est.

Va bene un dinamico libro di avventure ma quando è troppo è troppo. Questo di Le Roy è ipertrofico. Il protagonista corre come un pazzo da un continente all'altro, si getta più volte da aerei in volo, si butta in pozzi sotterranei e in mari ghiacciati, evita con opportune capriole granate, razzi e bombe incendiarie, si libera con fantasiose carneficine di avversari che lo soverchiano per numero...il tutto una pagina sì e una pagina no. Vi sono duecentoquarantasette stupri e qualcun altro sparso, un numero altrettanto alto di sodomizzazioni con varii mezzi non tutti naturali ... aggiungiamoci poi che l'accattivante inizio, con la volatilizzazione, più che con la scomparsa, delle belle donne "evaporate" nelle situazioni più sbalorditive, non ha una spiegazione all'altezza: a conti fatti tutti quei rapimenti erano ingegnosi ma non più di tanto e proprio non si capisce come neppure una delle duecentoquarantasette vittime sia riuscita a mandare un grido, un sospiro, un fiato. Inoltre e solo per fare esempio, le pareti di una capanna di frasche frusciano di brutto, se attraversate da più corpi e rimangono divelte... Insomma una lettura che, dopo un inizio che incuriosisce, diventa noiosissima.