Il legato romano

Niente da dire sull'aspetto storico, che è curato, ma questo è un romanzo; un po' di nozioni non guastano ma il bello o il brutto di un romanzo le vedi se ti appassiona, se i personaggi sono ne delineati, se aspetti con ansia di girare la prossima pagina per sapere come va a finire. Bene, di tutto questo c'è ben poco, ed una delle storie più appassionanti arriva nel finale e non c'entra con il Legato, bensì è quella di Bodomar e Murel. Penso di leggere altri libri dello stesso autore, ma non della serie del Legato Romano.

Sono appassionato del romanzo storico, finora sul medioevo e l'inquisizione. Questo e' il secondo che leggo sui Romani, dopo un bel "Danubio Rosso", anche questo sul declino dell'impero, anche se si sposta nelle Gallie. Quando un libro si legge senza pause e fino in fondo, vuol gia' dire che e' un buon romanzo, questo di Guido Cervo mi ha appassionato per la varieta' dei personaggi, tutti ben inseriti nel quadro delle sommosse dei barbari nelle Gallie, anche per una descrizione accurata e completa. Ottimo! Ora leggero' gli altri due.

Il libro è molto bello e mi è piaciuto per due motivi particolari; Il primo naturalmente è che sono appassionato di storia e Cervo descrive bene il concetto di vita militare e pubblica dell'epoca. Il secondo è perché non è da tutti scrivere un romanzo su un periodo così poco chiaro dove le fonti a disposizione sono poche. E' un bel libro e certamente come primo di una trilogia promette bene; Consiglio di leggere il seguito: La legione Invincibile e L'onore di Roma