Il labirinto del serpente

Secondo romanzo con le avventure del templare Guillem de Montclar, è il seguito de "L'ombra del templare" che è consigliato leggere prima di questo per ben capire sopratutto l'inizio della vicenda nonchè alcuni rimandi. La vicenda, ben studiata e ben raccontata, si svolge nel tredicesimo secolo, dove la religione e le supertizioni permeavano la vita delle persone.

Un bellissimo thriller-storico con il solito protagonista, il templare Guillem de Montclar, che Nùria Masot utilizza nei suoi romanzi. Avevo già letto, sempre della stessa autrice "L'enigma dell'unicorno", ma devo dire che "Il labirinto del serpente" mi è piaciuto ancora di più. La storia ruota attorno a due diverse situazioni che poi, con il proseguimento della storia, si fonderanno in un'unica storia con risvolti del tutto inaspettati per Guillem e per l'ordine dei Templari. L'autrice ha saputo ricreare molto bene l'atmosfera che si respirava nel 1200 all'interno dei monasteri e dei piccoli villaggi, dove tutto era controllato e deciso dai religiosi. Oltre all'aspetto "investigativo", ho apprezzato molto anche il risvolto di carattere avventuroso che ha questo romanzo nella parte conclusiva del libro.

Libro attrente per chi è interessato al filome medioevo-templari, inferiore forse al primo libro in cui compare il nostro protagonista, "L'ombra del templare", comunque trama originale anche perchè rispetto a molti altri libri che trattano di questri argomenti Guillem de Montclar non usa tanto la spada e lo scudo, se non quando proprio necessario, quanto l'intelletto. Quindi anche se l'azione non manca più che la narrazione di battaglie epiche nel racconto è presente un forte aspetto speculativo, in cui Guillem si ritrova a dover superare una serie di indovinelli e trabocchetti per risolvere un mistero, un pò come ne "L'ultimo Catone" di Matilde Asensi.