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Keynes dopo Lucas. I fondamenti della macroeconomia
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Descrizione


L'influenza della macroeconomia keynesiana è stata enorme in questo secondo dopoguerra finchè la stagflazione innescatasi verso l a fine degli anni Sessanta non ha fatto emergere alcuni gravi problemi e inadeguatezze. In relazione a ciò, a partire dagli inizi degli anni Settanta, ha cominciato ad affermarsi una scuola di pensiero che si è decisamente contrapposta alla macroeconomia keynesiana con l'intento dichiarato di restaurare l'egemonia della teoria economica pre-keynesiana o 'classica'. I nuovi economisti classici, guidati da Lucas, sono riusciti in parte nel loro proposito, mettendo in forse lo stesso diritto alla sopravvivenza della macroeconomia come disciplina autonoma. Il dibattito sulla validità di concezioni alternative della macroeconomia non può essere pienamente compreso senza approfondire le sue controverse fondazioni metodologiche, e in particolare senza esaminare accuratamente il significato e il ruolo di concetti cruciali come quelli di equilibrio e squilibrio, instabilità dinamica e strutturale, razionalità e causalità. Questo lavoro si propone appunto di approfondire le fondazioni metodologiche della macroeconomia al fine di chiarire come questa disciplina debba essere oggi concepita. La conclusione principale a cui perviene l'autore è che la macroeconomia deve essere intesa come una disciplina autonoma e aperta all'innovazione sia teorica che metodologica, così come è stata concepita originariamente da Keynes. Il grande economista di Cambridge è dunque ancora attuale dopo Lucas, ma la macroeconomia non può fermarsi alla Teoria Generale: deve tener conto coraggiosamente dell'evoluzione dei fatti e dell'analisi, senza trascurare i contributi degli stessi nuovi economisti classici. Il volume può risultare utile per chiunque sia interessato ai problemi di teoria e di storia dell'analisi economica, così come a coloro che si occupano di filosofia della scienza e di metodologia delle scienze sociali. Nonostante la complessità dei problemi trattati, l'autore si è sforzato di utilizzare un linguaggio accessibile, relegando nelle appendici le parti formalizzate oppure più specialistiche. Ciò rende possibile un'utilizzazione didattica in un corso di metodologia economica o di filosofia delle scienze sociali, oppure come integrazione di un corso di macroeconomia.
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Dettagli

1987
1 settembre 1987
216 p., ill.
9788843009862
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Indice

Premessa 1. Introduzione 1.1. La crisi della macroeconomia 1.2. Metodologia ed economia 1.3. Keynes e Lucas 1.4. Paradigma scientifico e modello euristico 1.5. La struttura del libro Parte prima: i fondamenti metodologici della macroeconomia 2. Equilibrio, squilibrio e teoria economica 2.1. Introduzione 2.2. L'accezione sintattica di equilibrio 2.3. L'accezione dinamica di equilibrio 2.4. Le accezioni semantiche di equilibrio 2.5. Le ragioni dell'equilibrio 2.6. L'analisi della dinamica in squilibrio 2.7. Relatività della distinzione tra equilibrio e squilibrio 2.8. Appendice: interpretazione semantica della procedura di soluzione delle equazioni funzionali dinamiche 3. Instabilità e modelli economici 3.1. Instabilità dinamica e modificazioni strutturali 3.2. Stabilità strutturale: relatività e grado 3.3. Instabilità strutturale: plausibilità e osservabilità 3.4. Instabilità strutturale e metodologia dei modelli 3.5. Appendice 1: concetti di instabilità 3.6. Appendice 2: stabilità strutturale ed equilibrio, aspetti epistemologici del cambiamento strutturale 4. Razionalità ed aspettative 4.1. Razionalità ed equilibrio 4.2. Aspettative razionali ed equilibrio 4.3. Giustificazioni dell'ipotesi di aspettative razionali 4.4. La procedura di soluzione dei modelli con aspettative razionali: indeterminazione e instabilità 4.5. Aspettative razionali e razionalità progettuale 4.6. Conclusioni 5. Causalità probabilistica ed analisi economica: Suppes, Keynes, Granger 5.1. Introduzione 5.2. La causalità probabilistica nella versione di Suppes: generalità 5.3. La teoria della causalità probabilistica di Suppes: problemi aperti 5.4. Keynes e Suppes 5.5. La causalità probabilistica nella versione di Granger: generalità 5.6. Granger e Suppes 5.7. Conclusioni Parte seconda: Keynes dopo Lucas 6. Il paradigma scientifico di Lucas 6.1. Introduzione 6.2. La visione economica di Lucas 6.3. Definizione dell'oggetto della macroeconomia, ovvero della teoria del ciclo economico 6.4. Un unico shock, quello monetario: doppio non sequitur 6.5. L'instabilità della struttura dei parametri del sistema economico e la politica economica 6.6. Plausibilità empirica delle ipotesi di Lucas 6.7. La concezione lucasiana di scienza economica 7. Il modello euristico diLucas 7.1. Descrizione del modello 7.2. Limiti del modello euristico di Lucas 7.3. Osservazioni conclusive 7.4. Appendice: il modello euristico di Lucas-Sargent 8. Il modello euristico di Keynes: generalità 8.1. La trama del modello euristico 8.2. Il modello euristico particolare (fixprice) 8.3. Il modello euristico generale (flexprice) 8.4. Appendice 1: i modelli euristici fixprice e flexprice della Teoria Generale. Elenco dei simboli usati e diagrammi a blocchi 8.5. Appendice 2: il mercato del lavoro in Keynes 8.6. Appendice 3: modello euristico di Keynes ed IS-LM 9. Il modello euristico di Keynes: aspetti metodologici 9.1. Introduzione 9.2. Modello euristico ed argomentazione probabilistica 9.3. Equilibrio e squilibrio 9.4. Instabilità dinamica e strutturale 9.5. Le aspettative 10. Conclusioni 10.1. Introduzione 10.2. La macroeconomia come disciplina autonoma 10.3. Ciò che è vivo in Keynes 10.4. La macroeconomia come disciplina fondata su argomentazioni dirette a persuadere interlocutori razionali 10.5. Il contributo di Lucas e dei nuovi economisti classici 10.6. Quale keynesiano' Bibliografia

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