Kafka e la bambola viaggiatrice

Sono assolutamente d'accordo con Gianluca: questo libro è un gioiello, e considerarlo un racconto per ragazzi è riduttivo. Pur nella sua brevità, possiede una leggerezza ed una ricchezza narrativa eccezionali.

Come è possibile che nessuno abbia recensito questo gioiello? "Kafka e la bambola viaggiatrice" è un folgorante gioiello della narrativa per ragazzi di questi anni. Nei ringraziamenti in coda al libro, l'autore, lo spagnolo Jordi Sierra i Fabra, menziona lo scrittore argentino César Aira, il cui articolo "La bambola giramondo" pubblicato sul supplemento di El Pais, lo ha talmente incuriosito da spingerlo a scrivere questa storia. L'aneddoto vuole che il grande scrittore Franz Kafka, nel giugno del 1923 incontrò, al parco Steglitz di Berlino, una bambina disperata per aver perso la sua bambola preferita. E riuscì a consolarla nel modo più straordinario: raccontandole una storia incredibile, facendola sognare, consegnandole per tre settimane delle lettere che raccontavano i viaggi della sua bambola giramondo. Fabra è riuscito ad unire in quest'opera intensa e delicata, la potenza del sogno che solo le parole possono regalare e la passione e i sentimenti totalizzanti che soltano i bambini riescono a vivere. Anche se si tratta di una semplice bambola di pezza. Una storia che si imprime nell'animo del lettore con la delicatezza che solamente i grandi scrittori riescono a regalare. Nella motivazione della giuria per il Premio Nacional de Literatura Infantil y Juvenil ( uno dei tanti! ) è scritto: "Una narrazione che tocca tutte le possibili corde dell'emozione".