Jamaica Inn

un libro gotico, ricco di mistero e paura ambientato in Cornovaglia. Consigliato

Libro assolutamente consigliato per chi si trova, suo malgrado, a vivere un "blocco del lettore": Daphne du Maurier padroneggia il ritmo dell'intreccio con maestria incomparabile e sarà impossibile terminare un capitolo senza aver voglia di iniziare immediatamente il successivo. La protagonista, Mary Yellan, prende in mano le redini della sua esistenza quando, rimasta orfana, decide di andare a lavorare presso la Jamaica Inn, di proprietà di suo zio, Joss Merlyn, marito della sorella della sua defunta madre, la zia Patience. Spinta dal sentimento di lealtà nei confronti di questa e dal suo carattere ostinato e curioso, Mary cercherà di carpire i segreti che si celano dietro le porte chiuse della Jamaica Inn e di scoprire la verità sul conto dello zio e dei suoi compagni di malaffare. Atmosfere da romanzo gotico incontrano un'avventura mozzafiato ambientata tra le brughiere e le scogliere della Cornovaglia - luoghi sconfinati la cui descrizione non puo' essere ridotta a parentesi paesaggistiche in quanto costituisce quel "quid" che fisserà definitivamente il romanzo nella memoria.

Romantico, crudele, affascinante, un libro da cui è impossibile staccarsi prima dell'epilogo che rimane a lungo impresso nell'immaginario del lettore. Sembra di percepire gli odori del fumo, del legno vecchio e intriso di birra e liquori, dell'umidità implacabile della brughiera scozzese in cui Mary Yellan si trova immersa suo malgrado, non sapendo di chi fidarsi, cercando di proteggere la zia da pericoli di cui non riesce però a capire la vera natura, il tutto sotto l'inquietante dominio del padrone della locanda "Alla Giamaica", personaggio inquietante e violento, che nasconde un terribile segreto. L'autrice non è nuova a questo genere di letteratura a metà tra la narrativa e l'horror e riesce egregiamente a infondere nel lettore angoscia e smarrimento mantenendo viva la tensione e il coinvolgimento fino all'ultima riga.