Iulia Farnesia. Lettere da un'anima. La vera storia di Giulia Farnese

Un romanzo storico scritto in maniera magistrale che, accompagnando il lettore a spasso per la Tuscia del XVI secolo, permette di scoprire una Giulia Farnese inedita. Dopo una vita passata nelle corti romane e soprattutto dopo il concubinato con Papa Borgia ordito dalla famiglia Farnese, ritroviamo la nobildonna "domina" del feudo di Carbognano, dove può finalmente avere il suo riscatto e agire da padrona della sua vita. La storia è a mio avviso stupenda, avvincente e molto emozionante. Ho apprezzato molto lo stile narrativo caratterizzato dal ricorso frequente a metafore molto espressive e da parti introspettive che permettono di vestire i panni della nobildonna. L'autrice ha davvero reso giustizia a Giulia Farnese e, prestandole la sua penna, le ha permesso di riscattarsi ancora una volta, come fece nella sua seconda vita lontano dagli intrighi di Roma. Da carbognanese, ringrazio l'autrice per aver contribuito a dare lustro al nostro paesino che sono sicuro gliene sarà per sempre riconoscente.

La storia di Giulia Farnese vista dagli occhi di Roberta Mezzabarba, un'autrice competente che ha impreziosito la narrazione con ricerche d'archivio, ricerche sui luoghi e sensazioni perdute. Scorrere il suo testo significa entrare in un'altra epoca, che risulta ben tratteggiata e credibile, per poi rivolgersi ai personaggi, conoscerli, amarli, comprendere i profondi motivi che li hanno spinti ad agire. La copertina, a mio parere, rivela la forza e la fragilità della protagonista, che ritorna e si svela anche nella trama, ben supportata da argomentazioni storiche. La scelta del color porpora in sfondo declama a gran voce la competenza dell'autrice sulla conoscenza del colore che, assieme all'oro, è quello dei nobili. Leggere di Giulia significa leggere nel cuore di una donna di un altro tempo, comprenderla, capirla, diventare partecipi di quella che è stata la sua storia in un affresco di vita che affascina e la rende più vicina.

Ci sono soggetti con nomi improbabili che scrivono recensioni per puro esibizionismo di conoscenze non meglio definite. Bene avrebbe fatto (questo soggetto) prima di scrivere queste cose come detentore di una verità assoluta, a contattare l'autore per chiedere un contraddittorio che probabilmente l'avrebbe visto soccombere. Dico questo in questo perché ho assistito ad una critica del libro fatta da uno studioso che affermava l'esatto contrario.