L' Italia della Uno bianca. Una storia politica e di mafia ancora tutta da raccontare

Gli anni passano, e siamo ancora a zero. Delle sciocchezze (molte) e verita' (poche) raccontate dai Savi, infatti, non si e' capito granche'. Loro si godono una carcerazione tranquilla, le famiglie delle vittime non trovano pace ne' verita'. Uno dei motivi e' che persone che hanno fatto una carriera brillantissima nello stato e nelle istituzioni si troverebbero sul banco degli imputati, mentre certe sentenze monche, se ridiscusse, metterebbero nei guai inquirenti, giudici e appartenenti alle forze dell'ordine. Pero' un anno e mezzo fa si e' mosso qualcosa: e' riemersa un'intercettazione criptica relativa alla strage del Pilastro tutta da decifrare. E' importante per le vicende narrate da questo libro perche' la sentenza del processo Medda & C. venne smantellata dopo che i Savi si auto-accusarono di quasi tutto. Era proprio il caso? Con questo libro troviamo sufficienti riscontri per capire che A) la Uno bianca era un'agenzia del crimine con molteplici partecipanti, e i Savi erano solo una componente tra molte; B) i Savi erano in affari con personaggi della NCO e a mafiosi catanesi gia' da tempo, e collaboravano con loro (e' probabilmente tramite loro che Fabio Savi conobbe Eva MIkula e i suoi parenti malavitosi); C) i fatti sono passati in secondo piano troppe volte. Prendendo per buone le versioni dei Savi, i giudici hanno fatto loro - e tutta la banda - un favore. Disinteressato? A me viene da pensare che se si fossero davvero seguiti i fatti, sarebbe successo un patatrac di dimensioni imprevedibili. Aggiungo una noterella: da un ex mercenario come Roberto, gia' in servizio a Gibuti e in Congo, ideologicamente di destra e militarista, non vi aspettereste una certa sensibilita' verso ambienti eversivi non necessariamente d'area NATO? Di prove pare che non ce ne siano, ma chissa' che non venga fuori qualcosa a tempo debito. Sui contatti internazionali della sinistra estrema si e' indagato molto; su quelli della destra, invece, molto poco.