Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Istituzioni oratorie. Testo latino a fronte - M. Fabio Quintiliano - copertina
Istituzioni oratorie. Testo latino a fronte - M. Fabio Quintiliano - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 38 liste dei desideri
Istituzioni oratorie. Testo latino a fronte
Attualmente non disponibile
122,65 €
-5% 129,11 €
122,65 € 129,11 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
122,65 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
122,65 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Istituzioni oratorie. Testo latino a fronte - M. Fabio Quintiliano - copertina

Descrizione


Il trattato di retorica per eccellenza, il più noto dall'antichità ai giorni nostri, di certo l'archetipo di ogni discorso sull'efficacia comunicativa cui hanno fatto ricorso, spesso senza saperlo, gli scrittori di tutte le epoche, i politici, gli avvocati e perfino i moderni pubblicitari. L'introduzione del curatore mira ad attualizzare il pensiero di Quintiliano sottolineandone appunto i forti elementi di contemporaneità alla luce degli odierni processi comunicativi.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2001
20 novembre 2001
2 voll., 2180 p.
9788844600716

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Alessandro
Recensioni: 5/5

L'opera di Quintiliano non necessita di lunghe presentazioni, essendo ben nota la sua importanza storica anche (se non soprattutto) come deposito finale delle nozioni di una disciplina - l'oratoria - fra le più prestigiose della romanità. D'altra parte, il minimo che ci si attende da chi acquista un'edizione come questa della Pleiade Einaudi è la conoscenza, anche solo basilare, dell'argomento. Sconsiglierei l'acquisto a chi, magari soddisfatto da Cicerone o Seneca, volesse 'saggiare' un'esperienza nuova: le 'Istituzioni' non si propongono come una lettura amena o piacevole. Salvo alcune oasi isolate, il testo va inteso come un manuale tecnico vero e proprio per principianti dell'arte retorica. Tra l'altro lo stesso autore, contrariamente all'Arpinate, tendeva a concedere poco spazio nei suoi scritti al proprio personalismo. Fatte queste dovute precisazioni, resta il fatto che quest'opera deve avere il suo spazio nella biblioteca di qualsiasi amante della classicità.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

"Se cercate il vero imperatore del genere umano, è la vostra eloquenza che governa, è l'eloquenza che domina le menti. Essa incute paura, concilia amore, suscita l'operosità, fa tacere l'impudenza, esorta la virtù, reprime i vizi, persuade, addolcisce, insegna, consola" . Con queste parole il retore Frontone scrivendo a Lucio Vero, imperatore insieme a Marco Aurelio, poco dopo la metà del II secolo d.C., riaffermava con vigore l'importanza centrale della retorica nell'ambito della comunicazione pubblica, come tecnica dell'argomentazione persuasiva, da indirizzare a scopi virtuosi. Egli reagiva a una diffidenza che la retorica aveva tradizionalmente suscitato in una parte dell'opinione pubblica fin dai tempi di Catone, quando Carneade aveva argomentato spregiudicatamente pro e contro la giustizia di fronte al pubblico romano. Contro la retorica come tecnica che si fa arma dell'ingiustizia e della menzogna si esprimono anche autori cristiani, in nome di una verità che non ha bisogno di adottare alcuna strategia persuasiva, ma converte con il suo solo mostrarsi, anche in forme semplici e rozze. Come rimedio contro i rischi di un cattivo uso dell'abilità oratoria e della capacità di persuadere, Cicerone aveva teorizzato la necessità che chi padroneggia l'arte della parola sia vir bonus , uomo onesto, e agisca nell'interesse della collettività. Vir bonus dicendi peritus era anche l'oratore ideale di Quintiliano.

Oggi, nel mondo della comunicazione di massa, viviamo immersi nei discorsi persuasivi, per buone come per cattive cause: accertare l'onestà dell'emittente è certo auspicabile, ma riduttivo. Più produttiva appare una ripresa e un aggiornamento delle nostre conoscenze sui meccanismi che concorrono a comporre il discorso argomentativo, per portarlo a trasparenza e fornire al pubblico strumenti critici di valutazione, mentre si arricchisce la nostra riflessione sulla teoria delle prove non dimostrative, sottraendole all'intuizionismo e restituendole alla razionalità, come ebbe a sottolineare Norberto Bobbio nell'introduzione alla Nuova retorica di Perelman. In questa prospettiva riveste un particolare interesse la pubblicazione, nella "Biblioteca della Pléiade" Einaudi, di una nuova edizione dell' Institutio oratoria di Quintiliano, trattato sulla formazione dell'oratore in cui sul finire del II secolo d.C. l'illustre maestro di retorica faceva confluire la sua ventennale esperienza di insegnamento. Il curatore dell'opera, Adriano Pennacini, nella vivace e attualizzante prefazione sottolinea l'importanza di una rilettura e di una reinterpretazione della retorica antica al fine di "riorganizzarla in forme, strutture e strumenti idonei a promuoverne una significativa e proficua ricollocazione nella società contemporanea". L'importante apertura alle tematiche e ai problemi dell'attuale comunicazione politica e di massa (il titolo della prefazione è appunto Dalla comunicazione di massa alla retorica classica ) si accompagna a rigore di metodo - quello della buona, tradizionale filologia classica - nella redazione della traduzione e dell'ampio e spesso dotto apparato di note, realizzati da una nutrita équipe di studiosi coordinata da Pennacini (alla mano di Pennacini si deve il libro terzo, oltre alla sezione introduttiva con la vita di Quintiliano, la bibliografia e la nota al testo; gli altri libri si devono a Teresa Piscitelli, Rossella Granatelli, Dionigi Vottero, Valeria Viparelli, Maria Silvana Celentano, Marisa Squillante, Franca Parodi, Alberto Falco, Antonio Maria Milazzo, Maddalena Vallozza, Rossana Valenti). Un'opera dunque che si propone sia agli addetti ai lavori sia a un pubblico più vasto di lettori, interessato a "capire il funzionamento della grande, ingegnosa, sovente affascinante macchina della persuasione"e, aggiungerei, non incline alle verità assolute.

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Quintiliano fu un oratore e maestro di retorica romano. Originario della Spagna, fu il primo retore stipendiato dallo Stato. Tra le sue opere la più celebre è l'Institutio oratoria, dodici libri che spiegano l'educazione del futuro oratore.Marco Fabio Quintiliano nacque in Spagna nel 35 d.C. Da bambino si trasferì con il padre retore a Roma dove compì i suoi studi e conobbe il filosofo Lucio Anneo Seneca. Terminati gli studi tornò in Spagna dove esercitò la professione di maestro di retorica ma, nel 68 d.C., fece ritorno a Roma dove incominciò la sua attività di maestro di retorica. Ebbe così grande successo che Vespasiano lo onorò con la carica di primo retore stipendiato dallo stato, per poi insignirlo della dignità...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore