L' isola di Alice

Quando ho iniziato questo libro, pensavo che gli avrei assegnato 5 stelle. Come dicono altri lettori, la narrazione parte benissimo, ci si appassiona subito alle vicende di Alice e non si vede l'ora di capire cosa sia successo al defunto marito schiantatosi in un posto in cui non avrebbe dovuto essere. Peccato che presto si trasformi in un polpettone noioso e prolisso, pagine e pagine in cui non succede nulla e in cui vwngono solo narrate le assurde manovre della protagonista. Ma questo sarebbe ancor il meno, perchè comunque resta un libro ben scritto. La cosa che più mi ha urtato è il fatto che sia completamente incredibile. Incredibili le azioni che compie Alice - da umile maestra di disegno si trasforma in un genio dello spionaggio fai da te- assurdo ed improponibile il suo modo disturbato di cercare la verità. Da quel punto è stato impensabile per me immedesimarmi in questo personaggio e in questa storia. Una donna vedova con due figlie piccole a cui badare che passa le sue giornate a piazzare telecamere ai vicini, e ad ascoltare le conversazioni in soffitta... il tutto facendola ovviamente sempre franca. Mentre compie gesta da consumata spia della cia, si porta dietro con nonchalance in piena notte, una neonata, lasciando sola la figlia di sei anni, evidentemente disturbata. Il tutto finisce poi in un un minestrone pseudo romantico ancora meno credibile, una deviazione tra Harmony e una telenovela. Molto deludente.

Dopo un inizio avvincente e ricco di mistero, la narrazione perde a tratti di slancio, fino al finale che non mi ha del tutto convinto.

Più che leggibile. Originale lo spunto, anche se qualche passaggio troppo melenso si poteva risparmiare. Nonostante risulti prolisso in diverse fasi, il lettore rimane tutto sommato avvinto dalla narrazione .